Aurora Ramazzotti chiede scusa a Belen per la frase su Santiago
La figlia di Eros e Michelle chiede scusa alla showgirl per aver dato del 'brutto' al figlioletto Santiago
ROMA - Aurora Ramazzotti chiede scusa a Belen Rodriguez per la frase offensiva rivolta al piccolo Santiago a cui aveva dato del 'brutto' in un video diffuso sui social.
Nella clip, la figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, rivolgendosi ad un amico affermava: "Non sei bellissimo. Sei brutto come Santiago".
Dopo le tante polemiche sul web, Aurora, su Instagram, ha ammesso come non fosse nelle sue intenzioni offendere il bambino, nato dal matrimonio tra la showgirl e Stefano De Martino.
Nel lungo post, la ragazza 18enne ha dichiarato: "Sento di dovere delle scuse per l'errore che ho commesso. Non era nelle mie intenzioni ferire o offendere. Ho fatto una battuta di cattivo gusto che ho detto senza pensare e ho sbagliato. Era intesa come scherzo e non come commento. Ci tengo a precisare che come sorella maggiore di 4 fratellini, amo molto i bimbi e trovo peraltro il figlio di Belen e Stefano tenerissimo come tutti bebè del mondo. Mi scuso sia con i diretti interessati che con le altre persone che ho offeso senza pensarci."
Ad aver bacchettato Aurora c'ha pensato anche papà Eros che ha affermato come sia lui che Michelle abbiano severamente rimproverato la figlia per la battutaccia.
"Ragazzi, Auri ha commesso un'ingenuità di cui si è pentita amaramente, io e la madre l'abbiamo ripresa pesantemente ed anche lei è distrutta da quanto accaduto. Può capitare a tutti di sbagliare e di fare un passo indietro scusandosi, lei lo ha fatto ed ora mi sembra il caso di chiudere l'argomento altrimenti non si finisce più. Grazie. Un bacino a Santiago che è bellissimo" - ha scritto il cantante.
Intanto, Belen e Stefano, ieri hanno festeggiato il secondo compleanno del loro bambino e, nell'occasione, la bella argentina ha postato alcune foto della coloratissima festa del suo primogenito.
"Auguri amore mio!!!!" - ha cinguettato.
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!