Carlo Sortino è... cattivo, ma solo sul grande schermo
Undicesimo film per Carlo Sortino. “L’autostop”, questo il titolo, verrà proiettato il 1. dicembre al Cinema Forum di Bellinzona.
BELLINZONA - Carlo Sortino - attore, regista e showman (perché spesso lo vediamo nei pianobar della Svizzera italiana sfoderare il repertorio dei “Favolosi anni Sessanta”) - come ogni anno, nel periodo pre-natalizio, è pronto a tornare sul grande schermo.
Questa volta ha voluto mettere da parte storie d’amore e tradimenti per focalizzarsi su un genere, per lui, tutto nuovo: «“L’autostop” è un thriller - ci spiega Carlo, come sempre carico di entusiasmo - Le riprese sono state effettuate tra Locarno, Brissago, Torino e in alcune zone del Canavese… Sul set, al mio fianco, Jennifer Fumasoni, che ha recitato anche nei miei film precedenti, e Dana Ghiringhelli».
Fino all’anno scorso, Sortino, film dopo film, ha lavorato mettendo a punto la trasposizione cinematografica delle storielle rosa venute alla luce tempo fa nei suoi fotoromanzi, ma questa volta l’amore e i tradimenti non c’entrano, non c’entrano affatto: «Ho commissionato la sceneggiatura a Davide La Rosa, un giovane fumettista e scrittore comasco molto conosciuto anche alle nostre latitudini… E già la prima stesura, devo dire, rispecchiava perfettamente la mia idea di base...».
Addentriamoci nella trama: «Due ragazze derubano l'uomo che ha dato loro un passaggio - continua Sortino - Ma lui, Carlo, non è una persona come le altre. No. Carlo è cattivo, perverso, e, soprattutto, nasconde un sordido segreto».
Gli spettatori non si annoieranno affatto, perché «“L'autostop” - aggiunge Sortino prima di concludere - è un vorticoso thriller che, istante dopo istante, si spinge sempre più in basso, sempre più in profondità, nel più cupo abisso della follia umana».
Tutti pronti, quindi, per vedere Carlo vestire i panni del cattivo?




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