La proposta: «Un registro cantonale delle curatele private a tutela dei beneficiari onesti»

Il contenuto della mozione presentata dal Plr: «È nell’interesse di tutti che eventuali comportamenti opportunistici siano individuati e corretti».
BELLINZONA - In Ticino una quota rilevante di curatele è affidata a curatori privati. Una disposizione che una mozione (primo firmatario il capogruppo PLR Matteo Quadranti) vorrebbe cambiare. Come? Con l’introduzione in Ticino di «un registro cantonale delle curatele private a tutela dei beneficiari e dei curatori onesti (che sono la grande maggioranza) a fronte di anomalie inverosimili nel monte ore di alcuni».
«È nell’interesse di tutti – in primo luogo della persona curatelata, ma anche dell’ente pubblico spesso chiamato a sostenere i costi e dei professionisti onesti – che eventuali comportamenti opportunistici siano individuati e corretti», si legge nel testo presentato all'Esecutivo.
Secondo la mozione oggi le Autorità regionali di protezione (ARP) che assegnano i mandati «non dispongono di una panoramica completa del carico di lavoro dei curatori che ricevono incarichi da più ARP: questo rende difficile intercettare cumuli eccessivi di mandati o ore fatturate non verosimili».
E ancora: «È opportuno creare un sistema centralizzato che raggruppi i mandati e consenta un controllo automatico minimale, capace di segnalare in modo semplice quando un curatore accumula troppi mandati e/o ore mensili anomale (p.es. valori dell’ordine di 120 ore/mese, manifestamente inverosimili)».
Le richieste al Consiglio di Stato:
- Istituire un registro cantonale centralizzato dei mandati di curatela affidati a curatori privati, con identificativo univoco del curatore, nel quale siano registrati conferimenti e cessazioni dei mandati e, in forma aggregata mensile, le ore rendicontate per curatela. Il Consiglio di Stato definisce con regolamento il soggetto obbligato all’inserimento (ARP, Comuni, …) e le modalità tecniche, assicurando minimizzazione dei dati e tracciabilità degli accessi.
- Implementare un meccanismo automatico di segnalazione interna (senza effetti sanzionatori automatici) che evidenzi:
a) curatori con numero di curatele oltre soglie di attenzione;
b) ore totali mensili e ore medie per curatela oltre intervalli di riferimento;
c) valori manifestamente inverosimili (es. sopra le 120 ore/mese).
Le segnalazioni attivano verifiche mirate garantendo contraddittorio e proporzionalità. - Presentare al Gran Consiglio, entro 12 mesi, un rapporto con:
– mappatura delle basi legali e proposte di adeguamento;
– progetto pilota (12 mesi) del registro e del sistema di indicatori;
– stima costi/benefici e modalità attuative.




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