Docenti neoabilitati, 2.200 firme per chiedere lavoro: la petizione arriva in Governo

La petizione che chiede sostegno occupazionale e riforme per i docenti neoabilitati. Consegna prevista il 9 maggio
BELLINZONA - La petizione contro la carenza di sbocchi professionali per i docenti ticinesi ha raccolto oltre 2’200 sottoscrizioni, e verrà consegnata venerdì 9 maggio alle ore 10.30 a Palazzo delle Orsoline a Bellinzona.
Lanciata in occasione dell’assemblea dei docenti neoabilitati e abilitandi - convocata dal Sindacato VPOD lo scorso 26 marzo - la petizione ‘‘Per un sostegno occupazionale ai neoabilitati e l’approfondimento di una riforma del DFA’’ rivendica alcune misure concrete e urgenti volte a garantire il necessario sostegno occupazionale alla categoria. Inoltre, essa richiede una riforma condivisa, profonda e complessiva del sistema di abilitazione.
Le 9 misure che si chiedono al Governo e al DECS
• definizione delle prospettive occupazionali dei docenti neoabilitati in base ai pensionamenti e all’evoluzione demografica, unitamente all’allestimento di un rapporto sul precariato della categoria (percentuali di lavoro insufficienti, liste d’attesa, ecc.);
• modulazione delle classi in modo da evitare la creazione di sezioni con un numero elevato di allievi/studenti e da garantire maggiormente la continuità pedagogica;
• dovuta considerazione della categoria nell’attribuzione di sgravi orari nelle scuole;
• creazione di progetti speciali volti, ad esempio, al rafforzamento delle competenze culturali degli allievi e studenti;
• accesso prioritario alle supplenze per i docenti neoabilitati;
• ripristino della trasformazione delle supplenze in incarico a partire dalla 17a settimana;
• trasparenza nei criteri di valutazione e nelle graduatorie d’assunzione;
• possibilità di partecipare all’attribuzione di ore libere nel settore professionale;
• diritto di partecipare a concorsi interni presso l’Amministrazione cantonale.




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