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CANTONE«Escalation innegabile, semplifichiamo le regole sull'abbattimento»

31.08.22 - 14:04
Anche il Cantone si muove scrivendo una lettera a Berna per avere regole più semplici per l'abbattimento del lupo.
Ti-Press
«Escalation innegabile, semplifichiamo le regole sull'abbattimento»
Anche il Cantone si muove scrivendo una lettera a Berna per avere regole più semplici per l'abbattimento del lupo.
Consiglio di Stato e la Deputazione ticinese alle Camere federali si sono confrontati su diversi temi sensibili. Oltre al lupo si è parlato anche di crisi energetica.

BELLINZONA - Politica cantonale e politica federale targate Ticino si sono riunite oggi a Bellinzona. Il Consiglio di Stato ha infatti incontrato la Deputazione ticinese alle Camere federali in vista della sessione parlamentare autunnale. Una sessione che avrà in calendario numerosi temi sensibili anche per il nostro Cantone che sono stati sviscerati durante una conferenza stampa dal Presidente del Governo Claudio Zali e dal suo omologo presso la Deputazione ticinese a Berna Lorenzo Quadri.

Le preoccupazioni del settore agricolo - Tra di essi vi è anche la gestione del lupo per cui gli agricoltori ticinesi sono scesi in piazza proprio all'esterno di Palazzo delle Orsoline. «La Deputazione ha ricevuto - esordisce Lorenzo Quadri - una delegazione dei contadini ticinesi che ha manifestato le proprie preoccupazioni e le proprie richieste sul quadro normativo a livello federale». Alcuni atti parlamentari che riguardano il predatore saranno trattati nella prossima sessione del Consiglio nazionale. Ma i processi decisionali in politica, ha ricordato il deputato leghista, hanno i loro tempi. «Le esigenze del territorio hanno ovviamente altre tempistiche», ricorda Quadri, specificando che un'alternativa potrebbe essere quella di un eventuale decreto federale urgente.

Il Cantone scrive a Berna - «Abbiamo avuto un lungo e fitto incontro con la deputazione sul lupo», ha da parte sua spiegato Claudio Zali, ricordando che le leggi vengono imposte da Berna. «Il Cantone - precisa - ha scritto oggi una lunga lettera all'Ufficio federale dell'Ambiente lamentando, in sostanza, un'escalation ormai innegabile del numero delle predazioni durante questa estate». Questo aumento esponenziale, ha sottolineato il Presidente del Consiglio di Stato, esige «un cambio di paradigma». Bellinzona, in pratica, chiede di semplificare le regole per l'abbattimento del lupo, chiedendo inoltre informazioni sull'ordine che il Cantone aveva emanato per i casi di Cerentino. Un'autorizzazione che era stata in seguito annullata per la presenza di un branco. «Da più di due mesi - lamenta il Direttore del DT - non succede nulla. Abbiamo quindi segnalato una situazione che si fa sempre più problematica. Gli equilibri tra le esigenze di un animale protetto e le esigenze dell'economia di montagna sono ormai compromesse. Per questo ci aspettiamo una risposta da Berna».

La questione energetica - Un'altra tematica trattata dalla deputazione ticinese è ovviamente quella relativa all'energia. Tanto più che il Ticino ha una situazione molto particolare per quanto riguarda la fornitura di gas. Il nostro Cantone si rifornisce infatti quasi esclusivamente dalla vicina Italia. «Non abbiamo alcun allacciamento con la Svizzera tedesca», spiega il consigliere nazionale, ricordando che la vicina Penisola in «caso di grave penuria» potrebbe decidere di sospendere le forniture. «Questa tema dell'approvvigionamento energetico - sottolinea - è uno dei temi che dovrà essere affrontato nella sessione che inizierà tra una decina di giorni e che porteremo anche all'attenzione del Presidente della Confederazione». Altri dossier con l'Italia - come quello sulla fiscalità dei frontalieri - sono stati rallentati a causa della crisi di Governo che ha portato alla caduta del Governo Draghi e alle elezioni anticipate del 25 settembre. 

 

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