CANTONEEmergenza siccità: «Occorrono misure di adattamento. Cosa fa il Cantone?»

«Riteniamo prioritarie e urgenti le misure per frenare il cambiamento climatico, ma purtroppo esso è già in atto (come sappiamo) e dunque sono indispensabili anche misure di adattamento». Così, in un'interpellanza al Governo, Maddalena Ermotti-Lepori, Giovanni Berardi e Giorgio Fonio (PPD).

Il problema che spinge all'atto parlamentare è l'emergenza idrica, che ha colpito anche il Ticino, terra per antonomasia ricca di acqua. E così i sistemi di annaffiamento, ma anche le tipologie di piante da preferire in quanto più resistenti ai climi secchi, diventano un temi di discussione in una regione tipicamente florida di precipitazioni e di verde.

Al Governo vengono quindi poste le seguenti domande:

• Non intende attivarsi per far arrivare a tutti gli addetti ai lavori, informazioni sul risparmio idrico nei giardini?
• Nella cura del verde pubblico (cantonale) questi principi sono rispettati? Il personale addetto è informato?
• Vi sono, o si intende allestirle, linee guida per i nuovi giardini o terreni a giardino nelle proprietà del Cantone (pensiamo anche alle rotonde, ai terreni intorno alle scuole cantonali, a quelli intorno agli uffici, ai parchi) in modo da utilizzare piante che hanno meno bisogno di acqua?
• Si è pensato a proteggere gli alberi secolari nei terreni di proprietà del Cantone negli abitati?