Inquinamento luminoso a Lugano: «Spendere soldi dei contribuenti per fare danni?»

Tre consiglieri comunali dei Verdi chiedono spiegazioni al Municipio: «Disperdiamo più luce di Berna che ha quasi il triplo degli abitanti. Perché?»
LUGANO - Tre consiglieri comunali dei Verdi - Melitta Jalkanen, Nicola Schoenenberger e Fausto “Gerri” Beretta Piccoli - chiedono spiegazioni al Municipio di Lugano riguardo ai costi dell'inquinamento luminoso per la Città. «Quello prodotto dall’agglomerazione di Lugano (151mila abitanti) - specificano i tre consiglieri comunali - è maggiore di quello dell’agglomerazione di Berna (410mila abitanti). San Gallo (165mila abitanti), che ha dimensioni comparabili a Lugano, produce molta meno luce diffusa della nostra Città e risparmia quindi cifre notevoli provocando meno danni».
Cos'è l'inquinamento luminoso? - L' inquinamento luminoso corrisponde alla dispersione diretta di luce artificiale al di fuori delle zone a cui essa è espressamente dedicata. Si tratta di luminosità misurabile, dispersa verso il cielo e quindi sprecata, i cui costi energetici siamo chiamati a pagare. Oltre al danno economico, l’illuminazione eccessiva e sbagliata provoca anche danni alla salute e all’ambiente.
I tre rappresentanti dei Verdi riconoscono l'importanza dell'illuminazione notturna per la nostra società, ma essa diventa inquinamento quando si illumina troppo o male. «È difficile immaginare che sussista un reale bisogno di maggiore illuminazione per le necessità delle persone, aziende o attività ticinesi, rispetto alle città d’oltralpe. È altresì difficilmente ipotizzabile che la conformazione del territorio, la cultura, i frontalieri o altre peculiarità nostre possano giustificare il maggiore consumo di energia elettrica per l’illuminazione. Le esperienze fatte in diverse città dimostrano che, diminuendo la dispersione superflua di luce, è possibile risparmiare oltre il 40% di energia per l’illuminazione e quindi anche operare importanti risparmi sulla bolletta dell’elettricità (pagata in gran parte dai contribuenti)».
Implicazioni per la sicurezza - L'illuminazione eccessiva e/o mal posizionata rappresenta – paradossalmente ma comprovatamente - un rischio per la sicurezza. La luce che abbaglia il conducente di un automezzo, invece di illuminare il campo stradale e eventuali pedoni e ciclisti, causa una maggiore incidenza di incidenti stradali. Strade, piazze e parchi gioco illuminati costantemente, permettono a criminali e vandali di agire con comodità e senza farsi notare. È stato dimostrato che strade residenziali con illuminazione tramite rilevatore di movimento sono meno soggette a furti e che gli atti di vandalismo in comparti urbani sono diminuiti quando è stata spenta o ridotta l'illuminazione. Infatti la sicurezza aumenta con accorgimenti mirati come i sensori di movimento.
Implicazioni per l’ambiente - Le prime vittime dirette dell'inquinamento diretto sono innumerevoli specie animali e – anche se in minore misura – la vegetazione, soprattutto gli alberi urbani. Uccelli migratori possono perdere l’orientamento e aumentano gli schianti con edifici illuminati, la fauna urbana subisce effetti negativi sulla riproduzione e sull’equilibrio ormonale. I pipistrelli, voraci divoratori di zanzare, disertano le zone troppo illuminate. Un caso interessante è la qualità dell’acqua di fiumi e laghi. Dove le rive sono illuminate, vengono inibiti i micro-organismi che normalmente depurano l’acqua, e le acque tendono a diventare più torbide e sporche.
Implicazioni per la salute - L’inquinamento luminoso può provocare alterazioni al bioritmo degli esseri umani. Il ritmo circadiano, definito dall’alternanza del ritmo biologico tra giorno e notte, può risultare disturbato, con conseguenti incidenze maggiori di depressione, diabete, obesità̀, depressione del sistema immunitario, insonnia e miopia precoce.
Visto che l’inquinamento luminoso comporta ripercussioni economiche, ecologiche, di sicurezza stradale, culturali (perdita della cultura legata al cielo e agli astri), scientifiche (impedimento di osservazioni astronomiche), i tre consiglieri comunali dei Verdi intendono chiedere - tramite un'interrogazione - quanto segue al Municipio di Lugano.
Le domande:
- A quanto ammonta il costo annuo dell’energia elettrica per l’illuminazione pubblica del Comune?
- È in grado di quantificare o per lo meno descrivere i costi esterni (salute, sicurezza, ambiente) provocati dall’inquinamento luminoso sul territorio comunale?
- In che modo sta tenendo conto dell'inquinamento luminoso, quali misure sta prendendo, con quali tempistiche e costi? Quanto prevede di poter risparmiare applicando misure di mitigazione dell’inquinamento luminoso come ad esempio quelle adottate da diversi comuni argoviesi (che riducono l'illuminazione tra l'una di notte e le cinque di mattina)?
- Nello specifico: il Municipio sta preparando un regolamento (o ordinanza) che renda vincolanti le linee guida cantonali e la norma SIA 491?
- Il Municipio sarebbe disposto a realizzare un piano della luce cittadino, onde quantificare e descrivere il fenomeno dell’inquinamento luminoso in Città? Un tale piano potrebbe rientrare in una strategia di risanamento?
- La tecnologia LED permette importanti risparmi energetici. Tuttavia alcuni tipi di lampade non sono prive di controindicazioni. il Municipio è al corrente degli aspetti problematici della tecnologia LED (onde evitare interventi in buona fede ma basati su informazioni non approfondite)? Il Comune tiene conto dei problemi legati al colore della luce e LED con alta emissione di luce blu rispettivamente con temperatura di colore superiore ai 3'000 K?
- Oltre alle misure che il Comune può attuare sugli impianti di illuminazione propri, cosa può intraprendere per ridurre l'inquinamento luminoso da parte dei privati? Può e intende agire sulle vetrine illuminate tutta la notte, gli uffici, le facciate di palazzi e le pubblicità, almeno nei casi dove è evidente che la riduzione della luce non causa alcun danno all'azienda? In alternativa, sarebbe possibile applicare delle tariffe maggiorate per consumi che superano un ragionevole bisogno?



