Caso Enderlin, perquisizioni in due studi legali luganesi

I pm genovesi hanno chiesto l'esecuzione di una rogatoria che ha portato i procuratori federale a sequestrare carte negli uffici di Rocco Olgiati e Fabio Soldati
LUGANO - Perquisizioni e documenti sequestrati. Continua l'inchiesta Carige che vede coinvolto il consigliere comunale luganese Davide Enderlin accusato di riciclaggio. Un'inchiesta che, come scrive oggi La Regione, approda in territorio luganese. Ieri mattina sono state compiute perquisizioni a Lugano nello studio dell'avvocato Rocco Olgiati in viale Cassarate 1 e in quello dell'avvocato Fabio Soldati in via Pretorio numero 7.
L'operazione è stata eseguita dalla procura federale su richiesta dei pm di Genova Nicola Piacente e Silvio Franz.
I due legali luganesi erano finiti nelle intercettazioni telefoniche dei magistrati italiani che indagano sulla truffa ai danni della Banca Carige e dell'istituto assicurativo, Carige Vita Nuova e che secondo gli inquirenti prefigura per Enderlin, in carcere al Marassi di Genova, il reato di riciclaggio per complessivi 22 milioni di euro. Denaro che sarebbe stato utilizzato in particolare nella compravendita dell'albergo Holiday Inn di Lugano, attraverso l'acquisto di quote della società dell'Albergo Admiral Sagl.
Nei confronti dei due legali luganesi non sono stati aperti procedimenti penali e non sono stati eseguiti interrogatori.
L'avvocato Fabio Soldati si è detto sereno e ha spiegato a LaRegione di essere ai margini del caso in quanto la sua gerenza nella società Albergo Admiral Sagl è durata una settimana, di non aver mosso un franco e che la vicenda risalirebbe a molti anni fa e di aver firmato qualche contratto relativo all'albergo e basta.




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