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Fallimento Airlight: si torna a processo

L'azienda di Biasca aveva lasciato dietro di sé un buco da 25 milioni di franchi. Cinque gli imputati in aula.
Tipress (archivio)
2014 - Un prototipo della Airlight di Biasca
Fallimento Airlight: si torna a processo
L'azienda di Biasca aveva lasciato dietro di sé un buco da 25 milioni di franchi. Cinque gli imputati in aula.

LUGANO - Si riapre il sipario sul caso della Airlight di Biasca, azienda specializzata nel settore delle energie rinnovabili fallita rovinosamente, nel 2016, lasciando un buco di 25 milioni di franchi. Si terrà infatti oggi, presso il Palazzo di giustizia di Lugano, il processo d'appello che vede protagonisti l'ex direttore dell'azienda, due ex membri del Consiglio d'amministrazione, l'ex amministratore unico della SA e l'ex presidente della Holding.

Nell'aprile del 2023, lo ricordiamo, il giudice Siro Quadri aveva condannato in primo grado l'ex direttore dell'azienda, giudicato colpevole di amministrazione infedele e diminuzione dell’attivo in danno dei creditori, a 13 mesi di detenzione sospesi con la condizionale. Gli altri quattro imputati erano invece stati prosciolti. Sia la difesa dell'ex direttore, sia il procuratore pubblico Daniele Galliani avevano però presentato ricorso.

Un passo indietro - Il fallimento della Airlight, avvenuto nell'agosto del 2016, aveva scosso l'intero cantone. La start-up, che contava 32 dipendenti ed era stata fondata nel 2008, prometteva infatti di diventare rivoluzionaria, sul piano internazionale, nel campo dell'energia green.

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