Cerca e trova immobili
ITALIA / CANTONE

Identificato il killer di Saronno: è in fuga, forse in Ticino

Si tratterebbe di un albanese di 40 anni con precedenti per droga, rapina e tentato omicidio
Foto Deposit
Fonte ATS
Identificato il killer di Saronno: è in fuga, forse in Ticino
Si tratterebbe di un albanese di 40 anni con precedenti per droga, rapina e tentato omicidio
VARESE - I carabinieri sono convinti che il killer di Saronno (Varese) sia un albanese di 40 anni con precedenti per droga, rapina e tentato omicidio. Lo cercano perché è accusato di aver ucciso domenica sera per strada un ucraino di 46 anni, senza...

VARESE - I carabinieri sono convinti che il killer di Saronno (Varese) sia un albanese di 40 anni con precedenti per droga, rapina e tentato omicidio. Lo cercano perché è accusato di aver ucciso domenica sera per strada un ucraino di 46 anni, senza fissa dimora, senza un motivo preciso o forse per futili motivi.

I militari di Saronno e del nucleo investigativo di Varese, coordinati dal pubblico ministero di Busto Arsizio, sono sono certi che i due non si conoscessero.

Potrebbe essere stata una lite per banali motivi a portare all'omicidio con due colpi di pistola che hanno raggiunto la vittima al torace.

L'albanese è stato identificato attraverso il filmati delle telecamere di sorveglianza ed è in fuga. I militari hanno spiegato che non ha una dimora fissa e che vive di espedienti. Ieri i carabinieri sono andati a cercarlo inutilmente in uno stabile abbandonato e fatiscente rifugio di disperati a Cairate (Varese).

Le ricerche del killer in fuga si estendono anche in Svizzera, dove potrebbe essere andato quando non era ancora stato identificato.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE