Un’azienda di Muralto al centro di un ennesimo tentativo di truffa. Diverse le segnalazioni alla polizia. Intanto il responsabile della ditta non risponde al telefono.
MURALTO - La crisi, probabilmente, fa brutti scherzi. Ed è così che in molte buche delle lettere della Svizzera italiana sono finite, nelle scorse settimane, decine di fatture fantasma. A inviarle è un’azienda leader nella vendita di mobili con sede a Muralto. Diverse le segnalazioni inoltrate a vari posti di polizia locale, in particolare nel Gambarogno.
La carta della disperazione - Il telefono della ditta situata in via San Gottardo 20 a Muralto risulta staccato. Stando a fonti informate, l’impresa da qualche tempo versava in grosse difficoltà economiche. Da qui, verosimilmente, l’idea di tentare la carta della disperazione, inviando fatture false ad annaffiatoio. Fatture riguardanti merce in realtà mai ordinata dai destinatari. Nella speranza che qualcuno, un po’ per ingenuità e un po’ per distrazione, abboccasse.
Boom nel Gambarogno - Ora è un cittadino del comune di Gambarogno, regione tra le più colpite dal fenomeno, a lanciare pubblicamente l’appello ai ticinesi. «State attenti. Qualche settimana fa ho ricevuto la fattura per un letto che non avevo mai richiesto. Ho chiamato la ditta per reclamare. Volevano la mia carta d’identità per formulare la disdetta. Assurdo. Ho richiamato qualche giorno fa e non risponde più nessuno. Nel frattempo ho fatto denuncia in polizia. Mi hanno detto che non sono stato l’unico. In diversi hanno ricevuto fatture per materassi. Qualcuno, magari qualche anziano, c’è pure cascato e ha pagato».
Imprenditore scomparso - A rendere la questione ancora più complicata è un altro dettaglio. La fattura sembra stata inviata tramite una ditta specializzata in incassi con sede in Svizzera tedesca. Nel frattempo il proprietario dell’azienda muraltese, un cittadino di origine italiana, risulta irreperibile.