«La Centovallina guarda al futuro»

Alla giornata di festa per l'inaugurazione dei nuovi treni hanno preso parte oltre 600 persone
Alla giornata di festa per l'inaugurazione dei nuovi treni hanno preso parte oltre 600 persone
LOCARNO - «Grande partecipazione ed entusiasmo» hanno accompagnato, ieri, sabato 21 giugno, l’inaugurazione ufficiale dei nuovi treni Stadler, entrati in servizio nelle scorse settimane sulla storica linea della Centovallina. Alla giornata di festa, organizzata dalle Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (FART), hanno preso parte oltre 600 persone, «a testimonianza del forte legame tra la ferrovia e il territorio».
La cerimonia di benedizione del nuovo convoglio presieduta da don Carmelo Andreatta alla stazione di Locarno-Muralto ha aperto le celebrazioni, culminate a mezzogiorno a Cavigliano con l’inaugurazione ufficiale alla presenza del presidente del Gran Consiglio Fabio Schnellmann, del presidente delle FART Paolo Caroni e delle autorità dei Comuni attraversati dalla linea.
Negli interventi è emersa una visione condivisa: «I nuovi treni rappresentano un passo concreto verso un trasporto pubblico sempre più moderno, accessibile e sostenibile. Il presidente delle FART Paolo Caroni ha sottolineato come il rinnovamento della flotta rispecchi la volontà di elevare il comfort e l’inclusività, senza snaturare l’identità della Centovallina, "una linea che invita alla lentezza, all’ascolto del paesaggio e al viaggio come esperienza”».
La giornata si è svolta tra Locarno-Muralto e Cavigliano, con viaggio gratuito offerto ai partecipanti della regione, animazione musicale, stand informativi ed espositori locali. Il pranzo offerto in collaborazione con l’Associazione Giovani 3 Terre è stato uno dei momenti centrali della festa, che è proseguita fino alle 15.
«Dopo l’entrata in servizio dei primi convogli regionali è previsto a scaglioni nelle prossime settimane l’avvio dell’esercizio anche dei quattro nuovi treni a 4 casse, che completeranno il rinnovo della flotta e svolgeranno il servizio internazionale lungo l’intero asse Locarno–Domodossola».








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