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BELLINZONA

In "rumoroso" silenzio per la Palestina

Una manifestazione chiede al Consiglio federale di abbandonare la «discrezione» adottata finora, condannando esplicitamente le azioni di Israele a Gaza
Ti-Press
Fonte Red
In "rumoroso" silenzio per la Palestina
Una manifestazione chiede al Consiglio federale di abbandonare la «discrezione» adottata finora, condannando esplicitamente le azioni di Israele a Gaza
BELLINZONA - «Stop al massacro in Palestina». È questo, chiaro e diretto, lo slogan della «manifestazione silenziosa» in corso questo sabato pomeriggio a Bellinzona.L'obiettivo, come annunciato negli scorsi giorni dagli organizzatori, è quello ...

BELLINZONA - «Stop al massacro in Palestina». È questo, chiaro e diretto, lo slogan della «manifestazione silenziosa» in corso questo sabato pomeriggio a Bellinzona.

L'obiettivo, come annunciato negli scorsi giorni dagli organizzatori, è quello di «lanciare un appello al Consiglio Federale da parte della società civile, affinché, con gesti visibili e concreti, agisca immediatamente per cercare di fermare i gravissimi crimini contro l’umanità che Israele sta compiendo a Gaza e in Cisgiordania».

Un'iniziativa che nasce dal basso. «Siamo un gruppo apartitico e aconfessionale, e riteniamo di rappresentare tantissime altre persone che non sopportano più di assistere passivamente al quotidiano spettacolo della brutale e disumana violenza scatenata da Israele sulla popolazione civile palestinese». E «di fronte a tutto questo orrore ci preoccupa, ci addolora e ci indigna il silenzio inevitabilmente complice delle autorità di troppi paesi europei e in particolare della nostra democratica Svizzera, culla delle Convenzioni di Ginevra. Il consigliere federale Ignazio Cassis ha recentemente dichiarato che la Svizzera a Gaza è presente, ma “in modo discreto”. Come cittadini chiediamo al Governo federale di abbandonare questa “discrezione” sconfinante nella complicità, che distrugge la credibilità internazionale del nostro paese, per prendere invece posizione in modo deciso e chiaro contro la disumana politica di morte del governo israeliano. Auspichiamo anche vivamente che la Svizzera torni a rivestire il suo storico ruolo in difesa del diritto umanitario internazionale».

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