Quegli F/A-18 sui cieli del Mendrisiotto


Un grande boato è stato avvertito mercoledì mattina per via di alcuni caccia delle Forze aeree elvetiche
MENDRISIO - Dei grossi boati sono stati avvertiti mercoledì mattina, verso le 10.30, nel Mendrisiotto. La "colpa" è di due caccia F/A-18 delle Forze aeree svizzere in addestramento nei cieli ticinesi. Immagini e video sono rimbalzati sulle pagine social della zona. In diversi riferiscono di essersi spaventati a causa del fragore provocato dagli aerei militari.
La conferma arriva da Davide Pedrioli, direttore di Lugano Airport a tio.ch: «Vederli sfrecciare nei nostri cieli è una rarità. Quelle poche volte che arrivano, lo fanno per via di esercitazioni. Si svolgono raramente nel Sottoceneri, dove è noto esservi uno spazio aereo piccolo e complicato. Per questo motivo più frequenti sono le presenze nel Sopraceneri», spiega.
Tra chi ha assistito al volo, qualcuno sosteneva potesse trattarsi di Eurofighter, gli aerei militari dell'Aeronautica militare italiana. Pedrioli scioglie ogni dubbio. «Le frontiere aeree coincidono con quelle di terra, ma non sistematicamente. Tenendo in considerazione lo spazio aereo del Sottoceneri, a oltre 2000 metri è a tutti gli effetti svizzero, però è gestito dal servizio di gestione degli spazi aerei italiano (ENAV). Lo stabilisce un accordo italo-svizzero degli anni Ottanta».
Nel caso dell'evento di questa mattina «chiaramente, trattandosi di un'attività aerea militare, si rispettano i protocolli ratificati dai governi delle diverse nazioni. Verosimilmente, si potrebbe verificare un caso in cui un aereo dell'Aeronautica militare italiana entri nello spazio svizzero. Qualora dovesse accadere, avverrebbe sulla base di accordi presi in precedenza tra governi».















