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A9 chiusa verso la Svizzera: «Indicazioni confuse per la dogana»

Problemi a raggiungere Chiasso passando da Como. Autostrade per l'Italia: «Presente una cartellonistica fissa, ma verificheremo».
Ti-Press
A9 chiusa verso la Svizzera: «Indicazioni confuse per la dogana»
Problemi a raggiungere Chiasso passando da Como. Autostrade per l'Italia: «Presente una cartellonistica fissa, ma verificheremo».

COMO / CHIASSO - I lavori, come scritto nei giorni passati, continueranno, a fasi alterne, fino alla Pentecoste. Ma, nelle ultime settimane, a creare disagi a chi rientra dall’Italia utilizzando l’A9 sono i lavori notturni nell’ultimo tratto dell’autostrada, quello compreso tra Como Centro e Chiasso: per tutta la prossima settimana, infatti, sarà chiuso dalle 22 alle5.

«Percorso non segnalato bene» - In particolare, diversi lettori lamentano l’assenza di indicazioni precise per raggiungere la dogana cittadina passando per Como. «Tornando da Malpensa - ci scrivono - sono uscito dall’autostrada per poi rientrare a Chiasso. Devo dire che, per chi non conosce le strade del luogo, è tutt’altro che facile. Il percorso (complicato), non è segnalato come ci si aspetterebbe per una deviazione di tale portata».

«C'è una cartellonistica fissa» - Non tutte le macchine, infatti, sono dotate di navigatore satellitare. Inoltre, usare Google Maps, se non si ha l’abilitazione all’utilizzo dei dati in Italia, costa parecchio. Da noi contattata, Autostrade per l’Italia (ASPI) ha precisato che «c’è una cartellonistica fissa, condivisa col Comune, che “guida” i mezzi dall’autostrada alla dogana di Chiasso e verso la direzione di Milano». In ogni caso, «la segnalazione è stata presa in carico e verificheremo che non ci siano stati problemi sul tratto».

«Minimizzare gli impatti» - Durante il periodo invernale, aveva spiegato a tio/20minuti ASPI «le attività vengono svolte in orario notturno (22 -6) allo scopo di minimizzare gli impatti sulla circolazione, attraverso interventi in un’unica fase temporale di più lavorazioni afferenti ai diversi asset della rete, per ottimizzare le cantierizzazioni e contenere gli impatti sull’esercizio».

«Ispezioni e manutenzioni ordinarie» - In questo periodo, in particolare, gli interventi sono finalizzati a svolgere «molteplici lavorazioni sulle infrastrutture come le ispezioni periodiche all’interno delle gallerie previste dalle norme e le attività di manutenzione ordinaria». Questa fase proseguirà fino al termine delle operazioni invernali prevista entro la metà di febbraio.

Seconda fase degli interventi notturni - Alla ripresa delle attività «si entrerà in una seconda fase di lavorazioni, che si svolgerà sempre in orario notturno, e riguarderà in particolare interventi relativi al piano nazionale delle barriere fonoassorbenti».

Il ritorno del cantiere durante il giorno - Per quanto riguarda i cantieri diurni, che tanto preoccupano le persone che vanno e tornano dall’Italia usando quell’arteria autostradale, «al termine del periodo di sospensione per le attività invernali, tra metà febbraio e metà maggio, riprenderanno le attività sul viadotto Fati».

«Transito su una corsia» - Come spiega ASPI, sarà consentito «il transito su una corsia per senso di marcia e verrà modulato nel corso della giornata». Questa modalità di cantiere è già stata sperimentata «efficacemente» nell'autunno passato durante la prima fase dei lavori, ed è stata scelta per «limitare al massimo l’interferenza con i consueti spostamenti lungo il tracciato autostradale compreso tra Como Monte Olimpino e Chiasso».

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