In Ticino i donatori di organi sono pochi. Ma solo lo scorso anno sono state 22 le vite salvate grazie a un trapianto.
LUGANO - Ogni settimana, in Svizzera, da uno a due pazienti in lista per un organo da trapiantare muoiono. Questo nonostante la tendenza verso un numero maggiore di donatori. Che tuttavia oscilla nell'ordine dei 180/200 annui e che, come rileva il direttore di Swisstransplant Franz Immer, non dovrebbe lievitare ulteriormente, almeno fino all’introduzione del modello del consenso presunto, attesa nel corso del 2026.
Parliamo dunque di cifre limitate, che confermano l'attuale tendenza al rifiuto alla donazione (oggi pari a circa il 60%) e che si fanno ancora più piccole se si guarda al nostro cantone.
I donatori con residenza in Ticino, infatti, sono stati 7 nel 2023 e solo 5 nel 2024. Sono cifre così basse da non poter dimostrare una vera e propria oscillazione. E che casualmente quasi coincidono con il numero di persone decedute, nello stesso biennio, in attesa di un organo salvavita. Nel 2023, in Ticino, erano state 7, mentre l'anno appena trascorso ha visto morire 4 persone in attesa di trapianto.
Fortunatamente sono molte di più le persone che, proprio grazie a un donatore, hanno potuto tornare a vivere. Sempre stando ai dati forniti su richiesta di Tio/20Minuti da Swisstransplant, i trapianti post mortem in Ticino hanno salvato 27 persone nel 2023 e 22 nel 2024.
Un lieve calo tra un anno e l'altro si registra infine anche in relazione alle persone in lista d'attesa per un trapianto. Erano 66 al 31.12.2023, sono diventate 10 in meno al 31.12.2024. Tendenza che coincide con quella registrata a livello nazionale, che negli ultimi 5 anni ha visto passare il numero di persone in lista da 1457 a 1331. E che fa ben sperare.