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LOCARNO

Istituto per anziani San Carlo: avvicendamenti nel consiglio direttivo

La città di Locarno: «Profili diversificati e qualificati nelle loro specificità».
Città Locarno
Nella foto da sinistra a destra: Giorgio Pellanda, Marzio Gianora, Nancy Lunghi, Claudio Franscella, Brenno Galli
Fonte RED
Istituto per anziani San Carlo: avvicendamenti nel consiglio direttivo
La città di Locarno: «Profili diversificati e qualificati nelle loro specificità».
LOCARNO - A seguito «del rinnovo dei poteri comunali - scrive la città di Locarno - sancito dalle elezioni dello scorso mese di aprile, e alla conclusione formale dei mandati di due membri, a giugno il legislativo ha ricostituito i ranghi del cons...

LOCARNO - A seguito «del rinnovo dei poteri comunali - scrive la città di Locarno - sancito dalle elezioni dello scorso mese di aprile, e alla conclusione formale dei mandati di due membri, a giugno il legislativo ha ricostituito i ranghi del consiglio direttivo dell’ente autonomo istituto per anziani San Carlo».

I membri sono Claudio Franscella (vicesindaco, presidente), Nancy Lunghi (municipale, vicepresidente uscente), Marzio Gianora (titolare studio legale e notarile, segretario), Brenno Galli, (medico geriatra, direttore sanitario di Hospice Ticino, membro uscente), Giorgio Pellanda (già direttore generale dell’EOC, membro uscente).

La composizione del «nuovo consiglio direttivo – così come quella precedente – assicura la presenza di profili diversificati, qualificati nelle loro specificità e di conseguenza di tutte le competenze ad ampio spettro necessarie per una gestione di elevato livello qualitativo, a tutto beneficio dei residenti e dei collaboratori».

Il municipio «desidera ringraziare sentitamente Giuseppe Cotti e Claudio Filliger, rispettivamente presidente e segretario uscenti, per l’impegno profuso negli scorsi anni e per aver contribuito significativamente al successo del primo ente autonomo istituito dalla città di Locarno. Parimenti esprime i migliori auguri alla nuova compagine del consiglio direttivo, convinto che saprà dare la giusta continuità al cammino – da poco intrapreso – dell’ente autonomo e allo stesso tempo affrontare le impegnative quanto importanti sfide future che attendono il settore sociosanitario».

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