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LUGANOTruffe agli anziani, sempre più telefonate shock

07.03.24 - 14:13
Dopo gli oltre 30 incontri sul tema sicurezza, ora parte la campagna "Strade sicure".
Conferenza
Fonte RED
Truffe agli anziani, sempre più telefonate shock
Dopo gli oltre 30 incontri sul tema sicurezza, ora parte la campagna "Strade sicure".

LUGANO - Gli anziani sono purtroppo tra le vittime “preferite” dei truffatori. Sempre più spesso sono loro a cadere vittime degli stratagemmi più ingegnosi studiati dai criminali per sottrarre denaro a persone per loro natura più fragili e vulnerabili. -

E la minaccia ormai arriva da ogni parte. Dal telefono, dai finti messaggi di finti parenti, da pseudo venditori che si presentano alla porta di casa, fino ai furti in abitazione e mille altre invenzioni. Proprio per cercare di aiutarli e per fornire loro dei mezzi per difendersi, diverse organizzazioni che operano a favore degli anziani (Pro Senectute Ticino e Moesano, ATTE, GenerazionePiù, AILA-OIL, Generazioni&Sinergie e Opera Prima), in collaborazione con la Polizia Cantonale, hanno fornito i risultati degli incontri organizzati nel 2023 - sono stati 30 - proprio sul tema sicurezza. 

In deciso aumento, rispetto al 2022 che era già stato un anno critico per le telefonate shock non solo. «Ma altrettanto numerose sono state, anche grazie all'opera di informazione, le segnalazioni di chi è stato oggetto di truffa tentata», ha detto il tenente Renato Pizolli.

E analizzando i numeri, gli incontri, visto anche il tema sensibile «dovevano essere in origine 5 e poi sono diventati oltre 30 - spiega Patrick Cruchon del servizio comunicazione media e prevenzione della Polizia cantonale -- Abbiamo intercettato oltre 1300 persone a riprova del fatto che simili truffe sono sempre più diffuse e si è notata una recrudescenza».

Un'opera molto sentita sulla quale «da sempre siamo impegnati. Fondamentale la prevenzione - ha detto Laura Tarchini di Pro senectute Ticino e Moesano - Ci siamo concentrati in passato sulla sicurezza degli anziani e in futuro su altri temi».

Novità - E intanto è stato anche presentato il nuovo tema per gli incontri informativi sul territorio ticinese che riguarderà la mobilità delle persone anziane. La campagna, che sta già riscuotendo adesioni si chiamerà "Strade sicure". Un ciclo di incontri che nasce da un ragionamento, ovvero dal fatto che con il passare degli anni le regole della circolazione cambiano così come cambiano la percezione e le condizioni fisiche degli anziani. Tema su cui si focalizzeranno i vari appuntamenti.

A questo scopo Strade Sicure con la collaborazione di TCS, ACS, Polizia cantonale, Associazione Svizzera Maestri conducenti, iQ Center Sa ha realizzato un pacchetto di incontri destinato in particolare a chi ha raggiunto e superato i 70 anni.

Le motivazioni - L’avanzare dell’età comporta maggiori difficoltà a muoversi, indipendentemente dal modo di spostarsi. La persona anziana è pedone, utilizzatore dei mezzi pubblici e spesso è ancora conducente di un veicolo. L’autonomia è di vitale importanza per l’anziano in quanto permette di rimanere indipendente, poter spostarsi per fare attività di vario genere e mantenere i contatti sociali. «Le nostre organizzazioni sono in prima linea per promuovere l’autonomia della persona anziana nei diversi ambiti della propria vita e per permetterle di rimanere al domicilio il più a lungo possibile», spiega Laura Tarchini.

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COMMENTI
 

Sierra 1 mese fa su tio
C'ü del marcio in questo Cantone!

Sierra 1 mese fa su tio
Contro me e mia sorella, un inquilino disoccupato e moglie, che volevano papparsi i nostri beni, organizzavano, con l'aiuto della Polizia stessa, anche blocchi stradali a nostro danno e lunghi interrogatori separati, accusandoci di fantomatici reati. Danni alla casa e in spese legali: più di Fr. 15.000.- Diffide di avvocati, dell'ufficio inquilini di Balerna, accuse di presenza di pesciolini d'argento nell'abitazione (dopo ben tre anni dalla loro entrata), strumentalizzazione dei loro poveri bambini (chissà dove volevano arrivare!), ecc. Non mi risulta che la Polizia li abbia incriminati per procurato allarme. Gruppi religiosi alle spalle, sorretti da colletti bianchi. Stranieri, ma, malgrado questi comportamenti truffaldini e diffamatori, sempre presenti sul nostro territorio. Ci siamo salvate dopo nostre durissime prese di posizione e richieste di danni. Fossimo state parzialmente malate di demenza, chissà che fine avremmo fatto! Ripeto: complici anche le istituzioni. Fa bene Boris Bignasca a lasciare un tale marasma.

John Wayne 1 mese fa su tio
Scusa se mi permetto, ma come ragionamento fa ridere. Io rispondo a tutti e senza problemi anche ai numeri sconosciuti, sta a te capire chi è dall'altra parte ed eventualmente agire di conseguenza e se appendi, mi spiace, vuol dire fregarsene del prossimo. Io sono un commerciale e spesso devo chiamare clienti e possibili clienti per l'azienda ma anche per comandare materiale, e non ho mai avuto nessun problema. Quando ricevo io delle telefonate cerco sempre di capire e tirar là con il discorso, ev. chiamo la polizia con l'altro telefono se qualcosa mi puzza, ma forse ci vuole troppo per farlo capire in una serata o pomeriggio informativo.

John Wayne 1 mese fa su tio
Finché la soluzione della polizia è "appendete" questi avranno sempre terreno fertile dove poter truffare, perché se tracciati verrebbero beccati, grazie anche alla privacy che assicurano le autorità!! A tal proposito, qualche settimana fa si è annunciato, guardacaso dopo un servizio di Falò e non altri giornalisti visti i divieti imposti dagli editori e direttori dormienti, l'arresto della mente in Polonia, ma chissà se i truffati e ne conosco un paio, riusciranno a ricevere indietro il maltolto o se finiscono alla Stampa torneranno a casa con lo stipendio guadagnato lavorando (vai in galera e lavori come premio, ma sei disoccupato o assistenza e nessuno ti paga, il paradosso della Svizzera e delle URC)? Mi auguro che vadano da qualche anziano che dico io, poi sì che ridiamo se vanno via storti !! Ma non sucederà mai, perché hanno già gli avvocati pronti a difenderli e chissà con quali intrallazzi.

Voilà 1 mese fa su tio
Risposta a John Wayne
Il discorso è un po' più complicato, oggi è possibile far apparire un numero diverso da quello del vero chiamante. Lo spoofing telefonico si verifica quando qualcuno (di solito un truffatore) maschera il proprio numero di telefono effettivo con uno diverso in modo che la chiamata sembri provenire da qualcun altro.

Autore 1 mese fa su tio
Risposta a John Wayne
Salve, di «divieti imposti dagli editori e dei direttori dormienti» non ce ne sono stati. È la Polizia cantonale che ha comunicato ufficialmente l'arresto solo il giorno dopo la messa in onda del servizio di cui parla e che tutti i media ticinesi hanno ripreso. Niente dietrologia. Saluti e buona giornata a lei, la redazione.

Pablovan 1 mese fa su tio
Quelli numeri che non conosco rispondo solo con Polizia Cantonale, cosi smettano. Altrimenti si puo bloccare il numero, poi ti chiamano con un altro falso numero.
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