Tagli drastici ai compensi per l'energia solare prodotta dai privati

Vale quasi due terzi in meno. Il motivo? «I compensi elevati rappresentavano un'eccezione», spiega l'AET
LUGANO - L'energia solare prodotta dai privati nel 2023 sarà pagata 8,5 centesimi per kWh contro i 22,5 precedentemente elargiti. Il cambio di rotta deciso dall'Azienda elettrica ticinese (AET), insomma, potrebbe far cambiare idea a chi intende installare dei pannelli fotovoltaici.
La ragione di questi tagli? Come spiegato alla Rsi da Claudio Nauer, co-direttore di AET, gli elevati compensi dell’anno scorso rappresentano un’eccezione e sono dovuti al particolare contesto legato alla guerra in Ucraina e la conseguente scarsità nella fornitura di gas. Insomma, calati i prezzi dell'elettricità all’ingrosso, è diminuita anche la tariffa pagata ai privati.
Per Nauer, in ogni caso, «investire nei pannelli fotovoltaici resta conveniente. I contributi e i risparmi fiscali aiutano ancora a coprire una parte dell’investimento iniziale e a far sì che l’installazione dei pannelli possa ammortizzarsi nel tempo».
Sull'investimento in batterie di accumulo Nauer è scettico: «Hanno ancora costi elevati. Questo porta le persone, che cercano di essere più indipendenti dalla rete, a dover affrontare spese maggiori, rendendo l’investimento meno attraente».




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