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CANTONE«Non è vero che se una persona ha una certa età non si può più fare niente»

19.12.23 - 06:30
Insulti, minacce e botte: «Anche tra le coppie di anziani è una realtà», avverte Pro Senectute Ticino e Moesano.
Deposit (simbolica)
«Non è vero che se una persona ha una certa età non si può più fare niente»
Insulti, minacce e botte: «Anche tra le coppie di anziani è una realtà», avverte Pro Senectute Ticino e Moesano.

LUGANO - Lui 90 anni, lei poco meno. Un matrimonio e una vita insieme. «Ma litigavano furiosamente e lei aveva dichiarato che la picchiava. Così siamo stati contattati dal servizio di aiuto domiciliare che li seguiva». È un caso verificatosi in Ticino, uno come altri, quello descritto a Tio/20minuti da una consulente di Pro Senectute Ticino e Moesano, che ha collaborato al lancio di una campagna di sensibilizzazione contro la violenza di coppia tra persone anziane.

«Bisogna sfatare l’idea che tra gli anziani la violenza domestica non sia una realtà o non possa esserlo, e anche la credenza che quando una persona ha una certa età non si possa più fare niente in questo senso», spiega Lara Allegri del Servizio promozione qualità di vita di Pro Senectute. 

La necessità di una campagna di sensibilizzazione mirata nasce dai risultati di uno studio qualitativo condotto a livello svizzero dalla Haute Ecole de la Santé La Source (HES-SO) di Losanna e dalla piattaforma di ricerca Senior-lab. L’indagine, presentata venerdì scorso a Berna, si è concentrata sulle esperienze di professionisti della vecchiaia e della violenza domestica, così come di persone anziane rimaste vittima di violenza di coppia. 

Dalla pensione agli abusi - «Si è riscontrato che il passaggio al pensionamento è particolarmente delicato e può portare a dinamiche violente, sia a livello psicologico che fisico», chiosa Allegri. «La coppia passa più tempo negli stessi spazi, c’è una perdita di status per chi smette di lavorare e capita che si crei una certa insicurezza anche in termini finanziari, perché le entrate sono minori. A questo si possono aggiungere malattie e fragilità tipiche dell’età». Nella maggior parte dei casi «gli abusi spesso erano già presenti, e a volte lo erano da decenni», viene precisato, ma è con il pensionamento che si rileva un’esacerbazione del problema.

Ostacoli e paure - Chiedere aiuto, per chi è in età avanzata, è poi significativamente più complesso. «È emerso che gli anziani raramente utilizzano le risorse a disposizione e spesso non le conoscono, perché, essendo per la maggior parte online, sono poco accessibili». Nella mancata segnalazione possono inoltre subentrare altri fattori, tra cui «isolamento e solitudine, una diversa concezione del matrimonio, la vergogna, la paura del cambiamento e quella di non avere finanze sufficienti».

La campagna “Violenza di coppia tra persone anziane - Non è mai troppo tardi per chiedere aiuto!" è dunque volta a mettere in evidenza il numero del Centro di competenza nazionale Vecchiaia senza violenza: lo 0848 00 13 13. Quest’ultimo offre ascolto e consulenza in modo confidenziale e gratuito in italiano, tedesco e francese.

Occhi aperti - Ma come interviene, quando effettivamente la segnalazione viene fatta, Pro Senectute? «La prima cosa che facciamo è verificare se vi è un rischio immediato per la vittima, perché in quel caso si fa intervenire la polizia o le ARP. Se questo rischio non c’è partiamo con una consulenza e vagliamo tutte le possibilità, cercando di capire se la coppia può e ha la volontà di continuare a vivere insieme e, se sì, valutiamo come dare loro il giusto supporto. Spesso proponiamo anche che passino regolarmente degli infermieri domiciliari, un po’ per parlare e un po’ per monitorare la situazione».

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