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CONFINEIl ministro Giorgetti a Tio: «Accordo fiscale, è la volta buona. Non danneggerà nessuno»

31.01.23 - 12:11
Sulla fine del telelavoro per i frontalieri: «È stata una decisione comune di entrambi i Paesi. Vedremo se ci sono spazi per una revisione».
Foto Keystone
Il ministro Giorgetti a Tio: «Accordo fiscale, è la volta buona. Non danneggerà nessuno»
Sulla fine del telelavoro per i frontalieri: «È stata una decisione comune di entrambi i Paesi. Vedremo se ci sono spazi per una revisione».

ROMA - C’è ancora l’ultimo step, quello del voto in aula. Ma, dopo l’ok da parte della commissione congiunta Esteri e Finanze del Senato, sembra davvero mancare poco a un passo atteso da decenni (la vecchia intesa era del 1974): l’approvazione del nuovo accordo fiscale fra Italia e Svizzera. A questo proposito, la discussione della ratifica è iscritta all’ordine del giorno della seduta odierna di palazzo Madama.

Per il ministro dell’Economia e delle finanze italiano Giancarlo Giorgetti, il nuovo trattato è il risultato del lavoro portato avanti dai due Stati. «È la volta buona - commenta - sono state superate le numerose resistenze che hanno bloccato negli anni l’aggiornamento di queste regole. Naturalmente il nuovo trattato, che andrà in vigore dal 1 gennaio del prossimo anno, risponde alle esigenze espresse da entrambi i Paesi. Del resto è un accordo e come tale il frutto di una trattativa di entrambi i governi e dunque non danneggia nessuno».

Con la nuova intesa, la Confederazione potrà trattenere l '80% dell'imposta alla fonte ordinaria (rispetto al 60% di oggi) prelevata sul reddito dei nuovi frontalieri, i quali saranno tassati anche in Italia. Alle persone che lavorano, o hanno lavorato, nei Cantoni Ticino, Grigioni e Vallese tra il 31 dicembre 2018 e la data di entrata in vigore del testo, sarà applicato un regime transitorio: continueranno a essere tassati solo in Svizzera. Fino al 2033, la Confederazione verserà ai Comuni italiani di confine il 40% dell’imposta alla fonte.

Nei giorni scorsi, di là della frontiera, si è parlato molto della possibilità, da parte del Governo tricolore, di istituire un premio fiscale di confine. L’obiettivo è spiegato dallo stesso Giorgetti: «Si tratta di creare un sistema che incentivi l’occupazione in Italia per arginare la desertificazione di molti nostri territori a causa della carenza di personale in tanti settori, a cominciare da quello del turismo e della sanità».

Mercoledì, non avrà più effetto l’accordo amichevole sul telelavoro. Di recente, l’Aiti ha consigliato alle aziende di sospendere lo smartworking per i frontalieri. Altrimenti, la porzione di reddito dei giorni lavorati da remoto in Italia verrebbe assoggettata a tassazione esclusiva in Italia. Per quanto riguarda le aziende, inoltre, rimane aperta pure la questione relativa all’assoggettamento al fisco italiano quale stabile organizzazione. «Lo smart working - conclude Giorgetti - è stata una necessità in pandemia. So che non tutti sono contenti della mancata proroga del telelavoro ma ricordo che, anche in questo caso, è stata una decisione comune di entrambi i Paesi. Vedremo se ci sono spazi per una revisione».

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COMMENTI
 

Princi 1 anno fa su tio
mha staremo a vedere

Giulietto 1 anno fa su tio
A certo ascoltiamo anche questo qui adesso… gli unici ai quali non cambierà nulla saranno i poveri disoccupati ticinesi che continueranno a non trovare un misero lavoro!!!!

Urca che roba 1 anno fa su tio
Risposta a Giulietto
senti daiii certi lavori voi svizzeri non volete fare non raccontate pall..e VI piace il c u lo al caldo punto!!!

Swissabroad 1 anno fa su tio
Risposta a Giulietto
Che lagna, che piangina che siamo. Muoviamo il sedere come ganzo fatto glivaltri e vedrai che il lavoro lo si trova. Non più tardi di ieri su tio.ch l'articolo che gli apprendisti mollano spesso e volentieri. E questi sarebbero i futuri disoccupati che voglia di sacrifici zero. Ma piantiamola lì un bel momento. C'è chi sognerebbe posti di lavoro così, gavetta ovvio e ci mancherebbe, e non ga neanche le lacrime per piangere. E noi viziatoni giù a lamentarsi...

Giulietto 1 anno fa su tio
Risposta a Swissabroad
Sicuramente sei un dipendente pubblico con i piedini al caldo, si dovrebbero introdurre i frontalieri anche nel pubblico così vediamo cosa dite dopo… per tua informazione un terzo degli apprendisti è frontaliero…

Swissabroad 1 anno fa su tio
Risposta a Giulietto
Giulietto caro: sono uno svizzero che lavora in Italia. Pensa te...E in Italia sto vedendo cose che da noi neanche ce le sogniamo. gente che lavora e sodo, gente che fa sacrifici e si sposta anche di 200 km al giorno per portare a casa la pagnotta. E poche lamentele. Ti chiederai perché lavoro in Italia...a parte che non sono l'unico svizzero, ne conosco altri. Perché ho aperto un'azienda con la famiglia di mia moglie (italiana) e sono ben felice della scelta fatta. In Ticino sempre lavorato nel privato. Insieme a tante lagne come te.

Diablo 1 anno fa su tio
"la questione relativa all’assoggettamento al fisco italiano quale stabile organizzazione" corretto perche tutti parlano solo dei lavoratori frontalieri....ma attenzione che bisogna ricordarsi che ancor piú importante, per le aziende su suolo svizzero, la questione della stabile organizzazione all'Estero
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