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CANTONEL'Eoc punta forte su Lugano

28.10.22 - 11:20
Il piano d'investimenti: 200 milioni di franchi in dieci anni sul polo luganese
TiPress
L'Eoc punta forte su Lugano
Il piano d'investimenti: 200 milioni di franchi in dieci anni sul polo luganese

LUGANO - «Un progetto ambizioso di rinnovamento e ammodernamento delle strutture ospedaliere, per garantire cure di qualità e prestazioni di assoluta avanguardia anche nei prossimi decenni». Con queste parole, l'Ente ospedaliero cantonale ha annunciato il piano d'investimenti, 200 milioni di franchi in dieci anni, sul polo luganese, cioè Civico, Italiano e Cardiocentro. «In più di un’occasione - spiegano - i vertici dell’ente avevano assicurato che quello per il polo sanitario pubblico di Lugano era e restava un impegno prioritario, nonostante l’abbandono del programma originale d'intervento concentrato sulla cosiddetta piastra dell’ospedale Civico. Eppure mancava, finora, la concreta indicazione di un progetto alternativo, con impegni, obiettivi, tempi e investimenti. Ora quel progetto c’è, ed è un progetto articolato, ambizioso, coerente con una precisa strategia di sviluppo».

Il piano d'interventi riguarda l’intero polo sanitario pubblico luganese: «Per quanto valido – dichiara Glauco Martinetti, direttore generale Eoc – il progetto originario d'intervento sull’ospedale Civico si concentrava sulle infrastrutture mediche e i servizi ubicati a livello del suolo, trascurando o posponendo interventi sulla torre che invece paiono prioritari. Non dimentichiamo che abbiamo a che fare con un ospedale costruito negli anni Settanta: è evidente a tutti che c’è bisogno d'intervenire, oltre che nella cosiddetta piastra, anche nei reparti degenza, ammodernando le camere, i servizi, gli spazi comuni, la hall d'ingresso… È indispensabile rinnovare gli spazi rendendoli più confacenti ai tempi e agli standard attuali, alle esigenze di oggi e di domani, alle aspettative dei nostri pazienti e dei nostri collaboratori. Per la degenza, assicureremo camere confortevoli, singole e doppie, tutte dotate di servizi. Avremo spazi di accoglienza e di passaggio più accoglienti, ampi e fruibili».

Paolo Bianchi, direttore della Divisione della salute pubblica del Dss, a nome del Consigliere di Stato De Rosa (assente a causa di un infortunio), sottolinea come il «prospettato miglioramento e rafforzamento dell’intero polo sanitario luganese»  andrà a beneficio di tutti. «Ad approfittarne sarà in primis la popolazione, che potrà contare su strutture all’avanguardia e capaci di stare al passo con la rapidissima evoluzione della medicina e delle cure offerte, rafforzandone la qualità. Ma questi investimenti andranno a favore anche dei collaboratori, perché renderanno le strutture dell’ente un luogo di lavoro ancora più attrattivo, accogliente e orientato al futuro». Oltre a un deciso restyling della torre, precisa il direttore dell’ospedale regionale di Lugano Emanuele Dati «verrà data una risposta adeguata alle esigenze di aggiornamento che ci consentiranno di stare al passo con gli sviluppi della medicina anche nei prossimi decenni: nuove sale operatorie e ampliamento di tutto il blocco operatorio, ampliamento del pronto soccorso, del reparto di cure intensive, delle sale parto che saranno direttamente collegate al reparto di maternità e ostetricia. Procederemo inoltre con la ristrutturazione dell’autosilo, la quale prevede un nuovo e diretto collegamento con l’ospedale».

Per quanto riguarda la sopraelevazione del Cardiocentro, i lavori preparatori sono avviati da tempo, ma ora si passa a una fase più visibile. «Importanti lavori di cantiere – conferma Massimo Manserra, direttore dell’istituto Cardiocentro Ticino – sono ufficialmente partiti lunedì 24 ottobre. L’intervento durerà due anni e comporterà un investimento finanziario di circa 30 milioni di franchi. Il tutto in un quadro di costante sinergia con l’ospedale Civico, ulteriormente sottolineata da un nuovo collegamento fisico al primo piano».

Per l’ospedale Italiano, il piano destina «cospicui investimenti per il quadriennio 2023-2026, con interventi che riguarderanno diverse aree della struttura trasformandola sempre di più nell’ospedale di prossimità per i luganesi con un’offerta ambulatoriale rilevante e completa. Senza dimenticare che la vicinanza con l’università renderà sempre di più l’ospedale Italiano un naturale punto di riferimento per la facoltà di Scienze biomediche».

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