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Una parte del gruppo, sulla strada del ritorno, aveva scelto il sentiero non segnalato. Non era la prima volta
LUGANO - Non era la prima volta da quelle parti. Anche il sentiero non tracciato era già stato battuto da alcuni dei giovani calciatori del Varesotto, in trasferta in Valle di Blenio per una gita domenicale all'aria aperta. Dopo la visita alla capanna Scaletta, il gruppetto del club sportivo Virtus Bisuschio, composto perlopiù da maggiorenni, si era diviso per il rientro in valle.
Come altre volte in passato, una parte dei ragazzi aveva deciso di rientrare percorrendo il sentiero già battuto all'andata, mentre l'altra aveva scelto di prendere la scorciatoia, più ripida, anche se sprovvista di una qualsiasi segnaletica di pericolo. Un sentiero, per chi lo conosce, molto visibile e che invita ad essere imboccato.
Due curve sotto la capanna, quindi a un centinaio di metri circa, si è consumata la tragedia. Forse a causa dell'erba bagnata, K. il 14enne di Bisuschio, è scivolato e, travolgendo l'amico nella caduta, è precipitato nel burrone. Un volo pazzesco, quello di entrambi, di cui è superflua la terribile descrizione fornita da parte chi era sul posto.
Quasi immediate, le urla degli altri ragazzi sono giunte fino alla capanna. E mentre dal rifugio partiva immediata la chiamata alla Rega, con la stessa velocità intervenivano pure due giovani fratelli. Il minore, appena 13enne, è stato tradito a sua volta dall'erba. Anche lui è volato giù. L'elicottero li ha recuperati dal greto di un torrente. Per K., come noto, non c'era nulla da fare, ma anche gli altri due versavano in condizioni critiche. Il resto della comitiva, sotto shock, è stata assistita dal personale del Care Team.
Dal momento dell'incidente non ci sono stati grandi aggiornamenti riguardo lo stato di salute dei due adolescenti. Le loro condizioni sono molto gravi, tanto che la prognosi resta ancora riservata.
