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LUGANOPieno di pubblico per il festival al parchetto di Pregassona

05.09.22 - 18:24
Il Cult Amélie Pregassona è piaciuto particolarmente anche ai bambini, le parole dell'associazione
Associazione Amélie Pregassona
Pieno di pubblico per il festival al parchetto di Pregassona
Il Cult Amélie Pregassona è piaciuto particolarmente anche ai bambini, le parole dell'associazione

PREGASSONA - Si è chiusa la prima edizione del Cult Amélie Pregassona, festival estivo di cultura creativa e urbana completamente gratuito che si è tenuto presso la Casetta Amélie al parco giochi di Via Industria, e organizzato dall’omonima Associazione, che esprime la sua piena soddisfazione per il successo dell’evento.

Discreta fin da subito l’affluenza del pubblico che, grazie al passaparola, è aumentato di settimana in settimana, fino a raggiungere il numero considerevole di circa 1’500 persone nell’arco dell’intera manifestazione. Tra queste, particolarmente apprezzata la presenza dei bambini (700 in tutto), i veri protagonisti – insieme a integrazione e condivisione – di ben 13 fine settimana estivi trascorsi in amicizia e allegria. Da sottolineare la presenza di due tra i molti artisti intervenuti come Marco Zappa e Sebalter, due grandi nomi della musica locale e svizzera.

Coinvolti non solo gli abitanti di Pregassona e i frequentatori del centro di socializzazione Amélie, ma anche decine di persone provenienti da altri quartieri, attratte dalla varietà e dalla qualità delle proposte. 

Il presidente Marco Imperadore e il vicepresidente Ihsan Alpen, sottolineano che «l’Associazione Amélie, organizzatrice dell’evento, è molto soddisfatta della partecipazione (per nulla scontata) a questa edizione d’esordio del Cult Amélie, un’assoluta novità nel suo genere, tenendo conto che è un’associazione di quartiere che ha ideato questo evento dando importanza alle esigenze dei cittadini residenti. Dalla sua nascita, il lavoro dell’associazione si sta focalizzando su proposte di attività che ravvivano un quartiere che spesso veniva considerato un dormitorio e la popolazione non veniva coinvolta».

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