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DAVESCOIl bimbo di otto anni che ha rischiato di perdere un occhio

02.09.22 - 06:30
Si chiama Alessio. Come l'Associazione che gli ha dato una mano quando ha affrontato un terribile tumore.
Carol e il figlio Alessio oggi.
Il bimbo di otto anni che ha rischiato di perdere un occhio
Si chiama Alessio. Come l'Associazione che gli ha dato una mano quando ha affrontato un terribile tumore.
Sabato a Bellinzona c'è la Partita del Cuore. Ecco una testimonianza forte che spiega come potrebbe essere utilizzato il ricavato.

DAVESCO - C'è una Partita del Cuore in vista, sabato 3 settembre allo stadio Comunale di Bellinzona. E c'è chi racconta quanto possano essere utili i fondi raccolti in queste occasioni. Lei è Carol Bernasconi, 49enne di Davesco. Nel 2018 suo figlio Alessio, oggi 12enne, si è trovato ad affrontare un tumore al muscolo dell'occhio. Ed è proprio grazie al sostegno, economico e morale, dell'Associazione Alessia, una delle due associazioni a cui andrà il ricavato della sfida tra Gran Consiglio ticinese e Nazionale italiana cantanti, che la famiglia Bernasconi è riuscita a reggere l'urto con una realtà imprevedibile, drammatica e scomoda. «Senza l'Associazione Alessia – dice Carol – tutto sarebbe stato cento volte più complicato». 

Quella strana congiuntivite – Fine giugno 2018. L'occhio del piccolo Alessio ha qualcosa che non va. Inizialmente si pensa a una congiuntivite. Col passare delle ore però la preoccupazione di mamma Carol, di papà Claudio (oggi 52enne) e del figlio maggiore Simone (20) sale. «A un certo punto siamo corsi all'Ospedale Italiano di Lugano. Poi ci hanno mandato d'urgenza al Civico. E lì ci si è accorti che c'era una massa che spingeva l'occhio. Nel giro di quattro giorni eravamo già al Kinderspital di Zurigo. Il 5 luglio è arrivata la diagnosi sconvolgente. C'era il rischio che Alessio perdesse l'occhio. O che andasse addirittura peggio».

«Ci hanno trovato l'appartamento e ce l'hanno pagato» – Per il bimbo di Davesco inizia un periodo complicatissimo. Fatto di sette cicli di chemioterapia al San Giovanni di Bellinzona. A cui sono state aggiunte sei settimane di radioterapia a Villigen, nel Canton Argovia. «In totale un percorso di sette mesi pieno di ostacoli. Ed è qui che l'Associazione Alessia ha fatto la differenza. Ci ha trovato l'appartamento vicino a Villigen e ce lo ha pagato, garantendoci anche un sostegno per le spese quotidiane. Quando capitano queste cose, purtroppo i soldi non bastano mai e le spese diventano infinite. La cassa malati c'è. Ma ci sono anche un sacco di extra di non poco conto». 

Pieni di formulari – E poi c'è la burocrazia. Un problema enorme. «Spesso i formulari sono scritti in tedesco. E anche quelli in italiano sono comunque tanti. Ti cade tutto addosso e non sai da che parte girarti. Il sostegno emotivo che ci è stato dato è stato fondamentale. C'era un rapporto costante e quotidiano tra l'Associazione Alessia e noi. Anche dopo quel giorno di fine gennaio 2019 quando la risonanza magnetica ci ha indicato che Alessio era guarito. Ecco, "guarito" è una parola che fatico a pronunciare. Come mamma mi è rimasta un po' di inquietudine. Devo ringraziare tutti i medici. Sono stati meravigliosi. Però un'esperienza del genere ti segna la vita per sempre. Simone, il figlio maggiore, è stato costretto ad arrangiarsi in una fase delicata come quella dell'adolescenza. L'abbiamo trascurato involontariamente».

Un passato da elaborare – Alessio oggi sta bene fisicamente. Anche se dal profilo psicologico accusa il colpo. «Solo adesso si sta davvero rendendo conto di quello che ha rischiato. A livello famigliare siamo andati tutti in terapia per cercare di elaborare l'accaduto. In mezzo alla sfortuna, possiamo anche ammettere di essere stati fortunati. Siamo riusciti a fermare il tumore per tempo. E poi sì, c'è stata quella mano in più arrivata dall'Associazione Alessia. Ancora oggi si interessano a noi, è un supporto che non ti abbandona mai».  

* Oltre all'Associazione Alessia, grazie alla Partita del Cuore sarà sostenuta anche l'Aftoim, l'Associazione famigliari e tutori degli ospiti dell'istituto Miralago di Brissago. L'appuntamento è per sabato 3 settembre allo Stadio Comunale di Bellinzona. Calcio d'inizio: ore 19.30  

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