Torna la festa di San Giuseppe: in campo per i profughi

L'utile della vendita dei tortelli andrà in favore di un'associazione che opera ai confini tra Polonia e Ucraina.
L'appuntamento è per sabato 19 marzo dalle otto a mezzogiorno in due postazioni ben precise. Nel corso dell'evento ci sarà anche la processione per le vie del nucleo.
L'utile della vendita dei tortelli andrà in favore di un'associazione che opera ai confini tra Polonia e Ucraina.
L'appuntamento è per sabato 19 marzo dalle otto a mezzogiorno in due postazioni ben precise. Nel corso dell'evento ci sarà anche la processione per le vie del nucleo.
CUGNASCO-GERRA - A Cugnasco la festa di San Giuseppe è un'istituzione. Patrono della chiesa locale, ogni 19 marzo il santo viene portato in processione per le vie del nucleo. Dopo due anni di stop pandemico tornano sia la festa, sia la vendita dei tortelli. «L'utile della vendita dei tortelli – sottolinea il presidente del consiglio parrocchiale Emanuele Forner – sarà devoluto ai rifugiati che stanno lasciando l’Ucraina e che si trovano sul confine della Polonia».
Due le postazioni benefiche. Si potranno acquistare i tortelli e fare le donazioni a partire dalle otto di sabato 19 marzo davanti alla chiesa parrocchiale di San Giuseppe o sempre dalle otto sul posteggio di fronte alla Chiesa della Gesora, lungo la strada cantonale. «Alle 10 – riprende Forner – ci sarà la Santa Messa seguita dalla processione con al termine un aperitivo sul sagrato della chiesa parrocchiale. Fino a mezzogiorno si potranno acquistare i tortelli e fare le offerte in favore del popolo ucraino nella apposite cassette. Tutto l’importo verrà devoluto alla Fondazione Siepomaga che si trova proprio sul confine polacco con l’Ucraina. I soldi verranno utilizzati per acquistare prodotti di prima necessità da negozi che si trovano sul posto, in questo modo l’offerta avrà un doppio valore visto che aiuterà i profughi e i negozi che si trovano sul confine che con l’inizio della guerra si trovano in difficoltà».






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