Riganti: licenziati a scoppio ritardato

Tutti a casa dal 31 ottobre. I dipendenti hanno firmato oggi il piano sociale
BIASCA - Tutti a casa, ma non subito. I licenziamenti alla Riganti (ex Smb) di Biasca scatteranno all'unisono, il 31 ottobre. È quanto previsto dal piano sociale firmato questa mattina dai 18 dipendenti dell'azienda, da tempo in crisi di liquidità.
Si è concluso così il travagliato percorso dei lavoratori che, lasciati a casa nel 2017 dalla Smb, erano stati riassunti dalla nuova azienda, con sede principale nel Varesotto. Il rilancio della produzione non è però mai decollato, e tre anni dopo si è arrivati al licenziamento collettivo. «L'accordo raggiunto oggi non è una buona notizia, ma almeno mitiga in parte l'impatto negativo della chiusura su tante famiglie della regione» commenta il sindacalista Claudio Isabella dell'Ocst. Nel ripartire gli aiuti sociali, precisa, si è tenuto conto «dell'anzianità e dei figli a carico». Nell'azienda rimarrà operativo un solo dipendente, per sovrintendere allo smantellamento degli impianti.




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