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Le critiche di Hans Hess al Ticino scatenano la polemica

Daniele Caverzasio: «Se vuole anteporre l’economia alla salute dei cittadini faccia pure, ma non lo chieda ai ticinesi»
Keystone
Le critiche di Hans Hess al Ticino scatenano la polemica
Daniele Caverzasio: «Se vuole anteporre l’economia alla salute dei cittadini faccia pure, ma non lo chieda ai ticinesi»
LUGANO - Fino a ieri il suo nome era sconosciuto alla maggior parte dei lettori. Da ieri, dopo le sue dichiarazioni all’Agenzia telegrafica Svizzera ATS e al telegiornale (ha criticato la scelta del governo ticinese di bloccare il lavoro e l&rs...

LUGANO - Fino a ieri il suo nome era sconosciuto alla maggior parte dei lettori. Da ieri, dopo le sue dichiarazioni all’Agenzia telegrafica Svizzera ATS e al telegiornale (ha criticato la scelta del governo ticinese di bloccare il lavoro e l’edilizia), Hans Hess, presidente dell'industria metalmeccanica svizzera (Swissmem) è diventato l’uomo più criticato. Dal Ticino ovviamente. Ieri sera siamo stati costretti a chiudere il blog su una notizia che lo riguardava a seguito di centinaia di commenti   - spesso offensivi – arrivati nei suoi confronti.

Le critiche di Hess non sono passate affatto inosservate. “Uno schiaffo in faccia”. Così le ha definite Daniele Cavarzasio (Lega)  che ha inviato una lettera al signor Hess. “Uno schiaffo al Ticino e soprattutto agli operatori sanitari che sono impegnati nel loro lavoro con le difficoltà e i grandi sforzi che tutto il mondo gli riconosce. Sono donne e uomini che stremati vediamo anche piangere e il Ticino si commuove e si unisce di fronte a questi eroi silenziosi”.

Poi evidenzia il senso di chiudere negozi, cantieri, attività economiche. “Con il nostro “fermarci” li aiutiamo in questa lotta e con i nostri applausi li ringraziamo. Se lei invece vuole continuare ad anteporre l’economia alla salute dei cittadini faccia pure, ma non lo chieda ai ticinesi. Ci rispetti, e rispetti chi affronta la malattia con dignità e fermezza, rispetti chi ha scelto di fermarsi, anzi magari si fermi anche lei e pianga i nostri morti”. 

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