Acqua avvelenata nel Locarnese: la gente si arrangia come può. E qualcuno protesta per l'allerta estesa fino a venerdì
CUGNASCO/GERRA - C'è chi la doccia se l'è fatta lo stesso. Chi ha utilizzato le bottiglie d'acqua distribuite ieri sera dalla Protezione Civile. Chi si è rifornito da amici e parenti. Tutti dovranno arrangiarsi ancora per qualche giorno: oggi la Protezione Civile ha prolungato fino a venerdì l'allerta nei comuni del Locarnese interessati da un inquinamento da idrocarburi nell'acquedotto locale. Da sabato 5mila persone tra Cugnasco-Gerra, Lavertezzo e il Quartiere delle Gerre di Sotto del Comune di Locarno non hanno accesso all'acqua potabile. Nella giornata di ieri - e di nuovo oggi - è stato diramato un avviso: vietato l'uso dell'acqua infetta per bere, cucinare e lavare alimenti, igiene personale e attività domestiche.
La doccia con le bottiglie - Qualcuno, come P.M., residente a Cugnasco, ha rimediato utilizzando le bottiglie distribuite dai soccorritori per lavarsi, ieri sera. «Mi sono lavato nella doccia con tre bottiglie da 1 litro e mezzo di acqua Cristallina» racconta. «Non è proprio comodissimo, ma ci si arrangia». Altri si appoggiano a parenti e amici: «Con moglie e bambini andiamo a lavarci a Locarno, dalla nonna. Ci è andata ancora bene» spiega R.T, padre di famiglia, che protesta: «Per quanto riguarda l'informazione non tutto ha funzionato bene. Abbiamo fatto uso dell'acqua inquinata tutto il giorno di sabato, perché la comunicazione di evitare qualsiasi uso domestico non è stata data in modo chiaro prima di domenica» osserva.
«Facciamo il bagno con le taniche» - Rincara la dose M.F., anche lui padre di famiglia, di Lavertezzo. Assieme a tre bambini piccoli, dai 2 ai 6 anni, ha dovuto rifornirsi presso dei conoscenti utilizzando «delle taniche da 20 litri ciascuna, un lavoraccio. Ieri ci siamo fatti il bagno con quelle, ma non possiamo cucinare, né lavare i piatti. Non so come faremo ad andare avanti una settimana così».
Lavori in corso - Intanto i lavori procedono. Il sindaco di Lavertezzo Roberto Bacciarini assicura che «la decontaminazione è in corso, ma non si sa quando l'allerta potrà essere ritirata». I valori di idrocarburi emersi dalle analisi sulle acque eseguite ieri «sono ancora decisamente alti».