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LUGANO

A Lugano via Federica Spitzer

Il 27 gennaio, giorno in cui si ricorda la Shoah, l'inaugurazione della nuova via Federica Spitzer da parte del Municipio di Lugano
A Lugano via Federica Spitzer
Il 27 gennaio, giorno in cui si ricorda la Shoah, l'inaugurazione della nuova via Federica Spitzer da parte del Municipio di Lugano
LUGANO - Sarà presentata ufficialmente mercoledi 27 gennaio alle ore 14.30 la Fondazione Federica Spitzer, che ha come scopo "fare memoria dei genocidi, delle persecuzioni e dei totalitarismi e contrastare il razzismo, promuovendo il valore de...

LUGANO - Sarà presentata ufficialmente mercoledi 27 gennaio alle ore 14.30 la Fondazione Federica Spitzer, che ha come scopo "fare memoria dei genocidi, delle persecuzioni e dei totalitarismi e contrastare il razzismo, promuovendo il valore della libertà e la comprensione fra popoli, culture e religioni diverse", con un'attenzione particolare rivolta all'attività educativa delle scuole e un premio agli istituti che realizzano progetti rispondenti agli scopi della Fondazione.

Il 27 gennaio, giorno in cui si ricorda la Shoah, vi sarà sempre a Breganzona, presso la sede della Scuola media, l'inaugurazione della nuova via Federica Spitzer da parte del Municipio di Lugano.

Biografia - Federica Spitzer - nata a Vienna nel 1911, deportata nel Lager di Theresienstadt, liberata nel febbraio del 1945 e rifugiata a Lugano - ha speso la sua vita per salvare i propri genitori dal Lager e per dare testimonianza delle persecuzioni subite. A Lugano ha svolto per decenni un’intensa attività culturale (soprattutto in campo musicale) in seno all’Associazione delle donne ebraiche in Svizzera WIZO ed è stata segretaria di personalità di spicco come il compositore Hermann Scherchen o il barone Thyssen-Bornemitza. Dopo cinquant’anni di silenzio sofferto, ha trovato il coraggio di testimoniare l’orrore vissuto con la pubblicazione del libro-testimonianza, “Anni perduti”, pubblicato dall’editore Dadò nel 2000 e tradotto in tedesco e in inglese. Gli ultimi anni della sua vita li ha dedicati agli incontri con gli allievi delle scuole luganesi e ticinesi. La testimonianza diretta ai giovani, affinché prendessero coscienza della Shoa e fossero in grado di affrontare le avvisaglie di una nuova barbarie (che aveva visto e denunciato nelle ultime lettere inviate ai giornali) , è stato l’ultimo impegno della sua vita.

La Fondazione

La fondazione è presieduta da Moreno Bernasconi (giornalista, membro del Consiglio di fondazione dell’Istituto svizzero di Roma e già membro del Consiglio direttivo di Pro Helvetia) e comprende la vicepresidente Viviana Kasam (presidente di Brain Circle Italia); Diego Erba (già direttore della Divisione della scuola del Cantone Ticino); Antonio Gili (Direttore dell’Archivio storico della città di Lugano); Adrian Weiss (medico oncologo e presidente dell’Associazione Svizzera-Israele/Ticino); Giacomo Jori (professore all’Università della Svizzera italiana) e Fulvio Pezzati (avvocato e notaio, già presidente della Commissione cantonale contro il razzismo).

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