"Sono stressato, lascio tutto e parto per l'ignoto"

La storia di Lauro Todisco, 40 anni e un lavoro che va alla grande: "Ma i soldi non sono tutto nella vita"
ROVEREDO – Gli svizzeri non sanno più godersi la vita. Lo ha detto di recente uno studio pubblicato dall’Università di San Gallo, sostenendo che la colpa del fenomeno sarebbe legata alla forte importanza che la società attribuisce all’economia. C’è tuttavia chi fa eccezione ed è ancora capace di compiere scelte radicali e controcorrente. È il caso di Lauro Todisco, 40 anni, responsabile di una ‘storica’ pizzeria take-away di Roveredo Grigioni. Dopo 14 anni di attività ha deciso di abbandonare tutto e tutti e di volare verso l’ignoto. “Sì – ammette con fierezza – a settembre scappo in Sudafrica, a Cape Town. Farò un corso di inglese di tre mesi e poi chi vivrà, vedrà. Non ho programmi, potrei anche stare via per sempre”.
Insoddisfazione - Un piccolo negozio di venti metri quadrati, situato sulla strada cantonale di Roveredo. È qui che Lauro ha vissuto buona parte della sua vita. Da solo, sia al bancone, sia al forno. Ora però il 40enne grigionese ha deciso di dire basta. “Finora ho quasi sempre pensato solo al lavoro. Chi fa ristorazione lo sa: si sacrificano le serate, i weekend. Non hai più una vita privata. In questo momento io sono saturo, stressato, probabilmente anche insoddisfatto. Quando non si è felici bisogna avere il coraggio di prendere in mano la propria vita. Gli affari vanno bene, alla grande, ma i soldi non sono tutto”.
Il gusto dell’addio - Lauro, che in Mesolcina è ritenuto un vero e proprio ‘personaggio’, non è nuovo a viaggi di questo tipo. In passato è stato alle Mauritius, a Tobago, negli Stati Uniti, alle Hawaii, a Madrid. Stavolta però la sua partenza ha un altro sapore. “Perché so che potrei anche non tornare. Ho voglia di fare l’avventuriero, di vivere fuori dagli schemi, di cogliere le occasioni e le sorprese che la vita mi regalerà. Il mio negozio da agosto lo subaffitterò a un altro ragazzo. Io intanto prenderò la mia strada, per un bel po’ non voglio sentire nominare la parola ‘lavoro’, è imperativo per me”.
Coraggio - Inizialmente Lauro alloggerà presso una famiglia sudafricana. Il resto però è ancora tutto da definire. “Non mi pongo il problema, qualcosa troverò. La nostra vita è piena di schemi, io non ci sto più. Ho la ‘fortuna’ di non avere famiglia e quindi di potere vivere liberamente questa esperienza, senza sensi di colpa. I miei genitori e i miei amici mi appoggiano. Qualcuno addirittura vorrebbe essere al mio posto, ma dice di non avere il coraggio di prendere decisioni simili”. A Roveredo la partenza di Lauro è uno dei temi più chiacchierati. “Ho sempre avuto un rapporto caloroso con i miei clienti. Erano abituati a vedermi lì, forse a qualcuno mancherò. Non mi dà fastidio non sapere come sarà il mio domani, forse potrei aprire una pizzeria in giro per il mondo. La pizza, in fondo, si mangia dappertutto”.




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