"Caso Donati", nessun complemento d’inchiesta

La procuratrice Bergomi aveva dichiarato chiusa l’istruzione formale all’inizio del mese (il 9 giugno), rispettando così il termine del 15 giugno impostole dal giudice dell’istruzione e dell’arresto, Franco Lardelli, al quale l’avvocato Broggini si era rivolto con un reclamo per presunte omissioni e per denegata giustizia circa i termini di deposito degli atti dell’inchiesta penale. Broggini lamentava i tempi lunghi utilizzati dalla titolare dell’inchiesta per arrivare finalmente a stabilire se mandare il giovane medico a processo, oppure emettere a suo beneficio un decreto d’abbandono.
Per la difesa Riccardo Donati è innocente. Per l’accusa rimane invece l’unico indiziato dell’aggressione della mamma Marisa. Nei suoi confronti la procuratrice Bergomi aveva promosso l’accusa di mancato omicidio, subordinatamente quella di lesioni gravi.
Il termine per l’inoltro delle istanze di complemento d’inchiesta scadrà il 28 giugno, dopodiché vi sarà la chiusura dell’istruzione formale e, al più tardi un mese dopo, dovrà cadere la decisione: atto d’accusa e processo indiziario, oppure decreto d’abbandono.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!