Il Gran Consiglio ha archiviato la proposta con la quale si chiedeva che i comuni potessero limitare più facilmente la velocità.
LOSANNA - La petizione in favore di una più grande generalizzazione del limite dei 30 km/h sulle strade vodesi ha subito uno stop oggi in Gran Consiglio. Con 74 voti contro 59 e un'astensione, i deputati hanno archiviato il testo, con il quale si chiedeva che i comuni potessero limitare più facilmente la velocità sui loro tratti stradali.
Promossa dalla sezione vodese dell'Associazione traffico e ambiente (ATA) e dal "Mouvement pour le 30 km/h", la petizione conteneva due richieste: l'estensione generalizzata del limite di velocità a 30 km/h per la città di Losanna sia di giorno che di notte nonché l'allentamento dei criteri cantonali al fine di consentire ai Comuni vodesi di introdurre il limite di velocità diurno e notturno all'interno delle località.
Ai deputati è stato sottoposto soprattutto questo secondo aspetto. I promotori della petizione affermavano che le autorità comunali potessero sentirsi «scoraggiate» a causa dei «severi criteri» imposti dal Cantone.
Consegnato il 23 agosto scorso al Gran consiglio, il testo era stato parallelamente inoltrato al Consiglio comunale di Losanna. I firmatari chiedevano infatti al capoluogo vodese, precursore in materia (30 km/h di notte e moltiplicazione delle zone con tale limite in città), di fare un ulteriore sforzo, generalizzando i 30 km/h sia di giorno che di notte.
Accordo trovato a Losanna
La deputata dei Verdi liberali Graziella Schaller ha ricordato in aula che il Municipio di Losanna aveva trovato a fine maggio un accordo con i promotori e che la petizione era stata ritirata. «Accogliamo con favore il consenso trovato a Losanna e archiviamo questa petizione», ha chiesto la parlamentare verde-liberale.
Nel dibattito è emersa in particolare la questione dell'autonomia comunale, che è stata aspramente difesa dai deputati di destra: «Lasciamo lavorare i Comuni affinché abbiano la libertà di scegliere le loro zone a 30 km/h o meno», hanno sottolineato diversi parlamentari borghesi.
A sinistra, è stata invece invocata la pertinenza del limite dei 30 km/h grazie ai quali si riducono gli incidenti gravi e mortali, le emissioni sonore, aumentando nel contempo la sicurezza di ciclisti e pedoni nonché la convivialità nelle strade e nei quartieri.
Circa 70 comuni
La consigliera di Stato responsabile della mobilità, Nuria Gorrite, si è detta sostanzialmente favorevole ai 30 km/h, ma non a questa petizione. Il diritto federale non permette la generalizzazione di questo limite, ha aggiunto. Per quel che concerne le misure contro i rumori notturni, di competenza cantonale, Gorrite ha ricordato che il canton Vaud è stato pioniere in questo ambito con zone test a Losanna e in tre altri Comuni.
«I criteri di scelta delle zone a 30 km/h consentirebbero oggi a 70 Comuni vodesi di prendere provvedimenti contro le emissioni sonore notturne nelle zone particolarmente esposte, interessando circa 65'000 persone», ha indicato al plenum la consigliera di Stato. Con 35'000 cittadini interessati a Losanna, ciò rappresenta una persona su otto nel cantone che sarebbero protette dai rumori provocati dalle auto.