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SVIZZERAVideogiochi violenti e bambini, i pirati non ci stanno

19.01.23 - 11:14
Il partito Pirata ha inoltrato oggi le firme contro la nuova legge che intende migliorare la protezione dei minori.
Imago (archivio)
Fonte ats
Videogiochi violenti e bambini, i pirati non ci stanno
Il partito Pirata ha inoltrato oggi le firme contro la nuova legge che intende migliorare la protezione dei minori.
Secondo i pirati essa «è inapplicabile» e viola «la protezione della sfera privata».

BERNA - Il Partito pirata ha inoltrato oggi le firme per il referendum contro la nuova legge che intende migliorare la protezione dei minori da film e videogiochi inappropriati. Per questa formazione, l'identificazione obbligatoria contenuta nella legge viola la protezione dei dati. Il partito afferma di aver raccolto, e probabilmente superato, la soglia delle 50 mila firme necessarie.

La legge è stata adottata dal Parlamento nella scorsa sessione autunnale. L'obiettivo è proteggere meglio i giovani da film e videogiochi che potrebbero danneggiare il loro sviluppo. I cinema e i rivenditori sono tenuti a indicare l'età minima per guardare un film o giocare a un videogioco. E dovranno verificarlo.

Per il Partito Pirata, adottando questa legge il Parlamento ha dimostrato una volta di più la propria incompetenza in materia digitale, si legge in un comunicato odierno.

Per il partito, questa legge non solo è impossibile da applicare, ma viola la protezione della sfera privata. «Il Parlamento sta offrendo i dati della nostra carta d'identità su un piatto d'argento a grandi gruppi americani come Google e Facebook, o allo Stato cinese con TikTok», secondo Pascal Fouquet, direttore della campagna referendaria, citato nella nota.

La nuova legge federale ha lo scopo di tutelare i più giovani dai contenuti di film e videogiochi che potrebbero nuocere al loro sviluppo fisico, mentale, psichico, morale o sociale. In particolare si parla di scene particolarmente sensibili, come quelle di natura violenta o sessuale.

Tutti i cinema, i venditori al dettaglio (anche online) e i servizi a richiesta ("on demand") in Svizzera saranno tenuti a indicare l'età minima necessaria e a svolgere controlli in merito. L'obbligo varrà pure per piattaforme quali YouTube e Twitch.

Eccezioni sono previste per gli eventi. Un minorenne accompagnato da un adulto, di dieci anni più grande, potrà accedere a un film o a un videogioco, se quest'ultimo non è riservato agli adulti. Gli scambi di film o videogiochi tra privati, le serate cinematografiche in un'associazione giovanile o gli eventi in biblioteche ne saranno esenti.
 
 

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