Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Manca il burro, non succedeva da anni

Dall'estero se ne potranno importare 1'000 tonnellate in più. Si è prodotto troppo formaggio.
Keystone
Fonte Ats
Manca il burro, non succedeva da anni
Dall'estero se ne potranno importare 1'000 tonnellate in più. Si è prodotto troppo formaggio.
BERNA - Per la prima volta da anni il burro svizzero potrebbe non bastare a coprire il fabbisogno nazionale. Il contingente d'importazione verrà pertanto aumentato di 1'000 tonnellate con effetto al 1° giugno. Tale quantitativo equiva...

BERNA - Per la prima volta da anni il burro svizzero potrebbe non bastare a coprire il fabbisogno nazionale. Il contingente d'importazione verrà pertanto aumentato di 1'000 tonnellate con effetto al 1° giugno. Tale quantitativo equivale a circa il 2,3% del volume annuo delle vendite di burro in Svizzera.

La richiesta è arrivata dall'interprofessione del latte (IP Latte) ed è stata accolta dall'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG), si legge in un comunicato odierno.

A causa di forniture di latte stabili e di un incremento della produzione di formaggio, negli scorsi mesi è diminuita la disponibilità di materia grassa del latte per la fabbricazione di burro.

Lo scorso 1° aprile, il Consiglio federale ha delegato all'UFAG la competenza di aumentare il contingente fino a fine settembre. Le quote del contingente sono vendute all'asta. Il bando è pubblicato sul sito Internet dell'UFAG e la procedura dura fino al 26 maggio.

A novembre 2019, l'UFAG aveva messo all'asta un contingente di 100 tonnellate per il 2020. 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE