Caso Mongelli, l'Italia chiede assistenza giudiziaria

Il padre auspica che gli indumenti indossati dal bambino al momento del dramma siano sottoposti a nuove analisi
SION - La magistratura italiana ha inoltrato una domanda di assistenza giudiziaria nella vicenda di Luca Mongelli, il bimbo diventato tetraplegico e cieco dopo aver subito un'aggressione a Veysonnaz (VS) nel febbraio 2002, quando aveva 7 anni. Secondo il giornale "Le Nouvelliste", un'inchiesta penale è stata avviata in Italia.
Confermando l'esistenza della richiesta di assistenza giudiziaria, il procuratore generale vallesano Jean-Pierre Gross precisa che essa è attualmente esaminata. Sempre secondo "Le Nouvelliste", il padre di Luca auspica che gli indumenti indossati dal bambino al momento del dramma siano sottoposti a nuove analisi in Italia.
Il Ministero pubblico vallesano, dal canto suo, aspetta per fine anno i risultati della perizia svolta da quattro esperti sul disegno di Marco - il fratellino di quattro anni presente durante l'aggressione - nel quale sono raffigurate diverse persone.
L'inchiesta condotta dalla magistratura vallesana aveva attribuito la responsabilità dell'accaduto al cane della famiglia, un pastore tedesco di 7 mesi. Luca, Marco e i loro genitori hanno sempre contestato questa versione.
La famiglia è nel frattempo tornata in Italia, dove la vicenda - diventata di pubblico dominio - ha profondamente commosso l'opinione pubblica.
Ats




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