Cerca e trova immobili
VALLESE

Caso Mongelli, l'Italia chiede assistenza giudiziaria

Il padre auspica che gli indumenti indossati dal bambino al momento del dramma siano sottoposti a nuove analisi
Foto Keystone Olivier Maire
Caso Mongelli, l'Italia chiede assistenza giudiziaria
Il padre auspica che gli indumenti indossati dal bambino al momento del dramma siano sottoposti a nuove analisi
SION - La magistratura italiana ha inoltrato una domanda di assistenza giudiziaria nella vicenda di Luca Mongelli, il bimbo diventato tetraplegico e cieco dopo aver subito un'aggressione a Veysonnaz (VS) nel febbraio 2002, quando aveva 7 ...

SION - La magistratura italiana ha inoltrato una domanda di assistenza giudiziaria nella vicenda di Luca Mongelli, il bimbo diventato tetraplegico e cieco dopo aver subito un'aggressione a Veysonnaz (VS) nel febbraio 2002, quando aveva 7 anni. Secondo il giornale "Le Nouvelliste", un'inchiesta penale è stata avviata in Italia.

Confermando l'esistenza della richiesta di assistenza giudiziaria, il procuratore generale vallesano Jean-Pierre Gross precisa che essa è attualmente esaminata. Sempre secondo "Le Nouvelliste", il padre di Luca auspica che gli indumenti indossati dal bambino al momento del dramma siano sottoposti a nuove analisi in Italia.

 

Il Ministero pubblico vallesano, dal canto suo, aspetta per fine anno i risultati della perizia svolta da quattro esperti sul disegno di Marco - il fratellino di quattro anni presente durante l'aggressione - nel quale sono raffigurate diverse persone.

 

L'inchiesta condotta dalla magistratura vallesana aveva attribuito la responsabilità dell'accaduto al cane della famiglia, un pastore tedesco di 7 mesi. Luca, Marco e i loro genitori hanno sempre contestato questa versione.

 

La famiglia è nel frattempo tornata in Italia, dove la vicenda - diventata di pubblico dominio - ha profondamente commosso l'opinione pubblica.

 

Ats

 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE