Swissmedic: situazione finanziaria difficile, saltano 45 posti

Sul fronte delle uscite l'istituto prevede pure di ridurre di almeno sei milioni di franchi i costi per beni e servizi.
BERNA -
La situazione finanziaria dell'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici (Swissmedic) è peggiorata nel 2024 e per il futuro non si profilano miglioramenti. Per tornare nelle cifre nere nei prossimi due anni saranno tagliati circa 45 posti a tempo pieno, su 520 alla fine dello scorso anno.
I posti di lavoro saranno ridotti «con la massima sostenibilità sociale possibile e con misure di attenuazione», assicura Swissmedic in un comunicato diramato stamani.
Sul fronte delle uscite l'istituto prevede pure di ridurre di almeno sei milioni di franchi i costi per beni e servizi. Su quello delle entrate Swissmedic punta invece sull'adeguamento degli emolumenti al rincaro, sull'introduzione di un emolumento forfettario per la registrazione dei dispositivi medici e sull'introduzione di una tassa di sorveglianza sui dispositivi medici. Questo ultimo elemento è previsto anche da una mozione della Commissione delle finanze Consiglio degli Stati depositata due settimane fa.
Lo scorso 6 giugno, in occasione della pubblicazione del rapporto di gestione e del conto annuale per il 2024, l'istituto ancora non aveva manifestato preoccupazione per il futuro. Riferendo del disavanzo di 23,4 milioni di franchi, sottolineava che il risultato in rosso era comunque di tredici milioni migliore di quello preventivato. Sul fronte delle prestazioni fornite regnava grande ottimismo: «Anche nel secondo anno del periodo strategico 2023-2026, gli indicatori chiave di prestazione si sono sviluppati positivamente», recitava una nota.
I toni del comunicato odierno sono diversi. «Poiché i ricavi dal 2024 crescono meno rispetto agli anni precedenti, Swissmedic ha chiuso lo scorso anno con un disavanzo di 23,4 milioni di franchi e mette a preventivo perdite anche per gli anni successivi. Di conseguenza, le riserve si riducono più rapidamente del previsto. Per evitare carenze strutturali, Swissmedic ottimizza l'impiego delle risorse».
Oltre l'80% delle entrate dell'istituto proviene da emolumenti e tasse delle aziende. La Confederazione contribuisce per circa il 17% ai compiti nel settore della sorveglianza dei medicamenti e dei dispositivi medici. Negli ultimi anni Swissmedic ha accumulato sistematicamente riserve e le ha impiegate progressivamente per investire nell'ammodernamento dell'infrastruttura digitale.
Lo scorso anno la situazione finanziaria si è aggravata soprattutto a causa dell'esclusione della Confederazione dalla vigilanza europea sui dispositivi medici in seguito all'interruzione, da parte del Consiglio federale, dei negoziati su un accordo quadro istituzionale tra Berna e Bruxelles nel maggio 2021. Swissmedic ha dovuto creare una nuova banca dati - denominata swissdamed, di un livello di trasparenza e sicurezza equivalente a quello dell'UE - che gestisce dal 2024.
Sempre dallo scorso anno le entrate da emolumenti e tasse (dipendenti dall'andamento degli affari del settore) crescono meno rispetto agli anni precedenti e, di conseguenza, sono state sovrastimate - un elemento che non emergeva dalle informazioni pubblicate in giugno. Da diversi anni inoltre il contributo federale non copre più i costi dell'istituto per gli agenti terapeutici per la vigilanza del mercato e per gli altri compiti sovrani.
Swissmedic deve anche tenere conto del fatto che non è possibile rinunciare agli investimenti nella trasformazione digitale e nella sostituzione dei sistemi informatici che giungono alla fine del loro ciclo di vita. Alla luce di tutti questi fattori, le riserve accumulate in passato dall'ente, che hanno permesso ad esempio di assorbire il deficit del 2024, sono destinate a evaporare senza l'adozione di misure correttive.
Swissmedic in futuro si concentrerà maggiormente sulla prioritarizzazione e l'adempimento dei propri compiti previsti dalla legge: omologazione, autorizzazioni e sorveglianza del mercato.




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