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SOLETTA

Botte, minacce e umiliazioni: «Devi abbaiare come un cane»

Emerge un secondo video, e un'altra vittima, della baby gang di ragazzine solettesi. La polizia conferma che le indagini sono in corso.
20 Minuten/TikTok
Fonte 20 Minuten
Botte, minacce e umiliazioni: «Devi abbaiare come un cane»
Emerge un secondo video, e un'altra vittima, della baby gang di ragazzine solettesi. La polizia conferma che le indagini sono in corso.
SOLETTA - Il pestaggio ai danni di una sedicenne, con tanto di atti umilianti come sputarle addosso e farle mangiare i capelli e spogliarla dei suoi vestiti, non sarebbe l’unico della gang di baby bulle, tra i 14 e i 16 anni, di Oesingen, nel canto...

SOLETTA - Il pestaggio ai danni di una sedicenne, con tanto di atti umilianti come sputarle addosso e farle mangiare i capelli e spogliarla dei suoi vestiti, non sarebbe l’unico della gang di baby bulle, tra i 14 e i 16 anni, di Oesingen, nel canton Soletta.

Su Tik Tok circola infatti un video dove un’altra ragazzina viene picchiata e mortificata, sempre nei pressi della stazione della cittadina solettese, da un gruppo di giovanissime. Tra di loro, si vede N.*, ormai ritenuta la "capobranco" di queste aggressioni.

Ha dovuto baciare le scarpe della carnefice - La vittima, nel secondo filmato, è costretta a strisciare per terra e abbaiare come un cane, addirittura deve baciare le scarpe di N., la quale la minaccia: «Non dire niente o sei morta».

Il gruppo non si ferma nemmeno quando la ragazza perde gli occhiali e urla di dolore. Le strappano la borsa e prendono gli oggetti personali. Alcuni passanti tentano di intervenire, ma senza successo.

Cosa era successo qualche giorno fa - Il modus operandi ricorda quello della sera del 17 gennaio alla stazione.

La Polizia cantonale di Soletta conferma che le sei ragazzine sono state sentite e attualmente si trovano in libertà. Nei loro confronti è stato aperto un fascicolo d'inchiesta.

Una di loro ha raccontato a 20 Minuten dell’aggressione alla sedicenne, causata probabilmente da una serie di commenti su una ragazza, morta per motivi di droga, e le loro amiche: «Una di noi era quasi impossibile da fermare, aveva tanta rabbia», aveva detto. «Se non fossimo intervenute, l’avrebbe ferita gravemente».

*nome noto alla redazione

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