Cerca e trova immobili
ZURIGO

Delitto di Bülach, l'amica: «Aveva paura di lui»

In precedenza c'erano stati diversi litigi. Era anche intervenuta la polizia allontanando l'uomo.
BRK News
Delitto di Bülach, l'amica: «Aveva paura di lui»
In precedenza c'erano stati diversi litigi. Era anche intervenuta la polizia allontanando l'uomo.
BÜLACH - Una famiglia fuggita dall'Afghanistan che viveva nel centro di asilo e coordinamento di Bülach (Zh). Con alcuni attriti già noti da tempo. Vengono descritti così, secondo alcuni conoscenti, i protagonisti del dramma consumatosi domenica ...

BÜLACH - Una famiglia fuggita dall'Afghanistan che viveva nel centro di asilo e coordinamento di Bülach (Zh). Con alcuni attriti già noti da tempo. Vengono descritti così, secondo alcuni conoscenti, i protagonisti del dramma consumatosi domenica nella cittadina zurighese.

Sospettato del delitto della donna 29enne, trovata accasciata al suolo in una pozza di sangue, è il marito 47enne, fermato questa mattina al confine con la Germania mentre tentava la fuga. Lascia una figlia di 8 anni, che suo malgrado si è trovata ad assistere al fatto di sangue.

Chi li frequentava parla di un rapporto burrascoso. «Prima del terribile delitto lei mi ha raccontato che con il marito c'erano stati ripetuti litigi. Aveva paura di lui», racconta un conoscente.

Litigi che avevano già portato ad alcuni interventi di polizia. «Era stato allontanato dal centro rifugiati a causa di queste liti. Lui l’aveva anche minacciata». Contattata da 20 Minuten, la polizia cantonale di Zurigo per il momento non fornisce ulteriori dettagli sulla vicenda.

Il femminicidio si è consumato sulla Kasernenstrasse. Secondo un testimone lì risiederebbero alcuni parenti della donna.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE