Cerca e trova immobili
ZURIGO

Con 45 chili di khat nelle valigie

Un corriere della droga e il suo committente sono stati arrestati mercoledì 14 febbraio all'aeroporto di Zurigo.
Polizia cantonale Zurigo
Fonte PolCa ZH
Con 45 chili di khat nelle valigie
Un corriere della droga e il suo committente sono stati arrestati mercoledì 14 febbraio all'aeroporto di Zurigo.
ZURIGO - Un corriere della droga e colui che quella stessa droga doveva ritirarla sono finiti in manette il giorno di San Valentino all'aeroporto di Zurigo. Proveniente da Johannesburg, il corriere (uno svedese di 65 anni) e le sue valigie (contenti ...

ZURIGO - Un corriere della droga e colui che quella stessa droga doveva ritirarla sono finiti in manette il giorno di San Valentino all'aeroporto di Zurigo.

Proveniente da Johannesburg, il corriere (uno svedese di 65 anni) e le sue valigie (contenti 45 chili di khat) sono stati accolti da un britannico di 49 anni. Il loro fare circospetto ha però insospettito i dipendenti doganali che hanno proceduto a un controllo, rinvenendo i 45 chili di droga nascosti nei bagagli.

Lo stupefacente è stato immediatamente sequestrato mentre il corriere e il suo committente (peraltro in Svizzera in maniera illegale) sono stati arrestati dopo un interrogatorio. Del loro caso si occuperà ora il Ministero pubblico di Winterthur/ Unterland.

Cos'è il khat - Il khat o qat (Catha edulis) è un arbusto le cui foglie contengono un alcaloide dall'azione stimolante (simile alle anfetamine) e sono consumate in particolare nel Corno d'Africa e nello Yemen, dove fa parte della cultura locale. In Svizzera e in numerosi altri paesi europei è considerato uno stupefacente.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE