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GINEVRAStudenti aggrediti da sconosciuti armati e incappucciati

18.02.23 - 08:00
Una doppia aggressione e un'irruzione nel giro di una settimana, cosa succede alla scuola Jean Piaget?
Police cantonale genevoise
Studenti aggrediti da sconosciuti armati e incappucciati
Una doppia aggressione e un'irruzione nel giro di una settimana, cosa succede alla scuola Jean Piaget?

GINEVRA - Negli ultimi giorni c'è un clima teso e di preoccupazione alla Scuola secondaria “Jean Piaget” di Chêne-Bougeries, comune nel Canton Ginevra.

Questo perché in una settimana, l'istituto scolastico è stato teatro di alcuni insoliti atti di violenza che hanno costretto l'intervento della polizia ginevrina. Più nel dettaglio, un'aggressione nei confronti di due studenti e un'irruzione in un'aula. Azioni i cui motivi restano per il momento inspiegabili e avvolti nel mistero.

Riavvolgendo il nastro si arriva al sette febbraio quando diverse persone incappucciate e - secondo testimoni - armate di coltelli e gas lacrimogeni sono uscite dai cespugli che costeggiano la scuola, aggredendo due studenti. Al momento, come riporta la Tribune de Genève, l'entità delle loro ferite e le ragioni dell'attacco rimangono sconosciute.

In risposta all'evento, settimana scorsa, la direzione della scuola ha lanciato un appello a eventuali testimoni, in particolare attraverso un manifesto affisso nella scuola che chiede agli studenti di raccontare se hanno visto qualcosa. Sono anche stati convocati i rappresentanti di classe per una riunione sul tema, e per assistere gli studenti toccati dall'evento è stata istituita una cellula medico-psicosociale.

Non è finita qui, però. Lunedì scorso, gli agenti di polizia sono di nuovo dovuti intervenire nella sede della scuola. Un giovane sconosciuto (esterno alla scuola) ha infatti fatto irruzione in un'aula. Si tratta di un evento collegato all'aggressione? Il visitatore era minaccioso? Era armato? Sono diverse le domande che per il momento non hanno una risposta. La polizia si è limitata a confermare l'intervento, aggiungendo che «un'indagine è attualmente in corso».

Che si tratti di un regolamento di conti o che ci sia sotto qualcosa altro, al momento non è dato saperlo. E nei corridoi, intanto, serpeggia un senso d'inquietudine.

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COMMENTI
 

mizimazi 1 anno fa su tio
Naturalmente la provenienza di questi incappucciati un giornale di sinistrati come il vostro non la dirà mai anche doveste venirne a conoscenza. Sia mai.

dan007 1 anno fa su tio
Ginevra periferia di Parigi e Lione tutti delinquenti vi siete fatti invadere da francesi e stranieri ora subite le conseguenze

Riarena81 1 anno fa su tio
Risposta a dan007
Condivido appieno. Quando l’integrazione non funziona perché non gestita correttamente. Non si può chiamarla integrazione quando il numero di persone da integrare supera quelle integrate. E questi sono i risultati.

rosi 1 anno fa su tio
regolamento di conti? Brutta frase da utilizzare per un contesto scolastico.
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