Meno morti (ma più feriti gravi) sulle strade svizzere

Il rapporto 2021 dell'Ustra del vede un calo degli esiti letali ma un boom di lesioni. Preoccupano eBike e monopattini
BERNA - Lo scorso anno hanno perso la vita sulle strade svizzere 200 persone, mentre i feriti gravi sono stati 3'933: è quanto emerge dalle statistiche sugli incidenti pubblicate dall’Ufficio federale delle strade (USTRA). Continuano a preoccupare le cifre riguardanti le e-bike, che sono ancora in crescita.
Nel 2021 gli incidenti stradali hanno causato complessivamente 200 morti, in calo rispetto all'anno precedente (2020: 227); sono invece aumentati i feriti gravi (3'933 contro 3'793 nel 2020).
Auto e moto, decessi in calo - Sono 65 gli automobilisti che lo scorso anno hanno perso la vita sulle strade (nel 2020 erano 71). Scendono anche i decessi fra i motociclisti, categoria particolarmente a rischio: nel 2021, infatti, hanno perso la vita 47 centauri (5 in meno rispetto all'anno precedente). Fra questi però aumentano i feriti gravi (1'067, erano 998).
Le eBike e i monopattini che preoccupano - Se le cifre relative alle biciclette sono in decrescita - 22 vittime (-7) e 819 feriti gravi (-125) - salgono invece quelle relative alle loro analoghe elettriche: con 17 morti (+2) e 531 feriti (+10). Fra questi, i più proni all'incidente, sono i più anziani (da 78 incidentati a 115 nel 2021). Parlando invece di monopattini elettrici, crescono in maniera importante gli incidenti con feriti gravi (89, +34), in particolare nelle fasce d'età 35-44 e 54-54.




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