Omicidio a Frauenfeld: la testa era staccata dal corpo

L’esatta dinamica della morte, così come l’arma del delitto e l’identità della vittima sono ancora oggetto d’inchiesta
L’esatta dinamica della morte, così come l’arma del delitto e l’identità della vittima sono ancora oggetto d’inchiesta
FRAUENFELD - Il 19enne italiano arrestato ieri in relazione all’omicidio di Frauenfeld, avrebbe decapitato la vittima, sua nonna. È quanto riferito a 20 Minuten da diverse fonti.
Un dettaglio macabro confermato dal portavoce della polizia cantonale Matthias Graf: «Quando gli agenti sono entrati la testa della vittima era staccata dal corpo». L’esatta dinamica della morte, così come l’arma del delitto e l’identità della vittima, però, sono ancora oggetto d’inchiesta.
La donna - lo ricordiamo - è stata trovata senza vita martedì all’interno di un appartamento in Talackerstrasse a Frauenfeld. Il 19enne è stato arrestato la stessa sera all'aeroporto di Kloten.
C’è un aspetto molto strano su cui si stanno concentrando le indagini: nel pomeriggio del delitto il 19enne si era recato presso un posto di polizia e aveva consegnato il suo telefono cellulare. La polizia in quel momento era ancora ignara dell’omicidio e non ha pertanto trattenuto il ragazzo, fermato ore ore dopo. Non è noto al momento se il telefono contenga informazioni sul delitto.
Secondo alcune informazioni raccolte da 20 Minuten, il ragazzo avrebbe sofferto di problemi psicologici, e sarebbero emersi circa un mese fa: «È stato ricoverato in una clinica di Frauenfeld, ma poi è stato rilasciato».
E, come già anticipato ieri, il ragazzo aveva anche problemi legati alla droga. E la polizia era già dovuta intervenire nello stesso appartamento: «Circa quattro settimane fa è arrivata una pattuglia e qualcuno è stato portato via in ambulanza». Il portavoce della polizia ha dichiarato che si era trattato di un intervento medico, che non riguardava le droghe.







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