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ZURIGO

Schlieren vieta un concerto al nazionalista Marko Perkovic

Il cantante è conosciuto per i testi provocatori delle sue canzoni che glorificano i fascisti croati
Schlieren vieta un concerto al nazionalista Marko Perkovic
Il cantante è conosciuto per i testi provocatori delle sue canzoni che glorificano i fascisti croati
SCHLIEREN - La Città di Schlieren, alle porte di Zurigo, ha vietato un concerto del cantante nazionalista croato Marko Perkovic, alias Thompson, che si sarebbe dovuto tenere il 3 settembre nella locale Sporthalle. Alla luce «della forte...

SCHLIEREN - La Città di Schlieren, alle porte di Zurigo, ha vietato un concerto del cantante nazionalista croato Marko Perkovic, alias Thompson, che si sarebbe dovuto tenere il 3 settembre nella locale Sporthalle.

Alla luce «della forte presenza mediatica e delle molte reazioni adirate» le autorità cittadine si dicono in una nota impossibilitate a «garantire la sicurezza dell'evento». Ad essere annullata - si legge ancora nella nota odierna - sarà l'intera «Notte croata», nell'ambito della quale si sarebbe esibito anche il cantante che come nome d'arte ha scelto una marca di fucili semiautomatici.

Perkovic è conosciuto per i testi provocatori delle sue canzoni che glorificano i fascisti croati. Dopo due suoi concerti annullati nel 2008 a Dietikon (ZH) e Lengnau (AG), nel 2009 l'Ufficio federale di polizia (fedpol) aveva deciso di vietargli l'ingresso in Svizzera per motivi di sicurezza.

Il divieto di entrata è stato nel frattempo tolto e il cantante croato ha potuto tenere un concerto lo scorso mese di dicembre a Friburgo.

Il concerto previsto a Schlieren (ZH) è stato pubblicizzato con una locandina che riportava i loghi di aziende come La Posta e Coop. In seguito ad articoli di stampa, le società hanno subito preso le distanze e la piattaforma online Starticket ha sospeso una settimana fa la prevendita.

In una nota, la Gioventù socialista (GISO) aveva inoltre esortato le autorità cittadine e cantonali ad annullare il concerto del cantante, definito un "nemico della società libera e democratica".

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