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372 uomini erano stati sottoposti al test per scoprire lo stupratore di una donna di 26 anni. Secondo la SRF nessuno di loro è l’aggressore, ma la procura smentisce: "Test non ancora ultimati"
EMMEN - Tutto è stato vano. L’aggressore, che quest’estate ad Emmen ha violentato e ridotto su una sedia a rotelle una giovane donna di 26 anni, non ha ancora un volto e nemmeno un nome. I 372 uomini sottoposti al test del DNA - come riportato da “Rundschau” - sono tutti risultati estranei al brutale stupro. Ma il procuratore pubblico del canton Lucerna - contattato da 20 Minuten - smentisce. “La trasmissione parla di cose di cui non può essere a conoscenza” - dice a 20 Minuten il portavoce della Polizia Simon Kopp. “I test non sono ancora stati ultimati”. Kopp non dà ulteriori informazioni né sui 16 uomini che non si sono presentati al controllo, né su eventuali altre persone implicate. “Vi informeremo quando i test saranno completati. Questo potrebbe avvenire già prima di Natale.”
Mancano 16 uomini - Le persone convocate per il test avevano tutte dei possibili legami con il luogo in cui è avvenuto lo stupro. Molti di essi abitano o lavorano nelle vicinanze. Ma secondo il programma della SRF, sedici uomini non si sarebbero presentati al controllo. Interrogato su questo punto il portavoce della Polizia non dà ulteriori informazioni sugli uomini che si sono presentati ai test e nemmeno su eventuali altre persone implicate. “Vi informeremo quando i test saranno completati. Questo potrebbe avvenire già prima di Natale.”
La commissione speciale delle forze dell’ordine lucernesi non ha lasciato nulla di intentato per risolvere il caso, ma, nonostante una “taglia” di diecimila franchi che pende sulla testa del carnefice, la polizia brancola tuttora nel buio. Un esperto ha criticato il modo in cui la polizia sta conducendo le indagini. “Quello del test del DNA era il loro ultimo appiglio per risolvere il caso”.
