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SVIZZERA

Cantoni ricchi e poveri: «Zugo non pagherà per gli altri»

Il crescente divario di ricchezza tra i cantoni riaccende il dibattito sulla perequazione finanziaria e mette sotto pressione il modello federale svizzero.
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Fonte SRF
Cantoni ricchi e poveri: «Zugo non pagherà per gli altri»
Il crescente divario di ricchezza tra i cantoni riaccende il dibattito sulla perequazione finanziaria e mette sotto pressione il modello federale svizzero.

ZUGO - Il divario di ricchezza tra i cantoni non è mai stato così ampio. La difficile congiuntura economica che la Svizzera sta attraversando si riflette infatti sugli equilibri interni, accentuando differenze che alimentano richieste di una distribuzione più equa tra cantoni che, per ragioni diverse, non conseguono gli stessi introiti.

Una maggiore distribuzione - Il tema della redistribuzione della ricchezza è stato al centro anche della Conferenza nazionale sul federalismo, svoltasi a Zugo il 13 e 14 novembre scorsi.

Premessa importante: «Il federalismo - come ha ricordato in apertura Silvia Thalmann-Gut, Capa del Dipartimento cantonale dell’economia del canton Zugo - è uno dei principi fondamentali su cui poggia la Confederazione svizzera fin dalla sua nascita, nel 1848. Negli ultimi anni questo principio è stato criticato e rimesso in discussione, per esempio in relazione alla gestione della pandemia e ai progetti di digitalizzazione dell’amministrazione».

Federalismo sotto pressione - Insomma il federalismo, che ha fatto la storia della Svizzera, sembrerebbe ora essere in discussione. «Il divario tra i Cantoni è sempre più ampio», ha confermato alla SRF la politologa Rahel Freiburghaus. Lo scarto tra i Cantoni è evidente se si guarda alla perequazione finanziaria nazionale (PFN), che ha lo scopo di mettere a disposizione dei cantoni le cui risorse sono inferiori alla media (cantoni finanziariamente deboli) un minimo di risorse liberamente disponibili.

Dati alla mano il cantone che versa più soldi in questo calcolo è Zugo (in cima alla classifica dei più ricchi del paese) con 3350 franchi pro capite. Il Giura, il cantone più povero, riceve 2043 franchi pro capite.

Zugo avvantaggiato? - Questo divario si traduce in una notevole differenza dei servizi e delle prestazioni sociali offerti dai vari governi cantonali. Zugo si può permettere infatti di contribuire alla spesa sanitaria di ogni cittadino permettendo di abbassare i premi di cassa malati (attualmente i più bassi di tutta la Svizzera).  

«Il successo suscita invidia», afferma la politologa Freiburghaus. «Il fatto che Zugo abbia offerto per un certo periodo trasporti pubblici gratuiti e ora stia riducendo i premi dell'assicurazione sanitaria non viene visto di buon occhio dagli altri cantoni».

Un po' di invidia - Un sentimento che però durante la Conferenza sul federalismo i diretti interessati hanno rigettato. «Zugo può permettersi di ridurre i premi della cassa malati, ma ha altri problemi da affrontare», ha sottolineato la consigliera di Stato neocastellana Florence Nater. «Per esempio? Gli affitti in costante aumento. Prima o poi però dovremo occuparci della distribuzione delle risorse».

Insomma il tema è caldo. «I Cantoni ricchi si permettono cose che noi non possiamo nemmeno immaginare», ha ricordato Urban Camenzind, direttore dell'economia pubblica di Uri. Markus Dieth, consigliere di Stato argoviese, la pensa allo stesso modo: «Sarà necessario rivedere la distribuzione».

In futuro quindi, a seguito delle pressioni dei cantoni più poveri, i cantoni ricchi potrebbero versare più soldi nella perequazione. Un'idea che non convince per niente Silvia Thalmann-Gut. «Ci sono cantoni che hanno condizioni ancora migliori delle nostre. Da loro mi aspetto che sfruttino maggiormente la loro attrattiva e che quindi necessitino di meno fondi della perequazione finanziaria».

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