Il passaggio alle cure ambulatoriali è ancora lontano

Secondo un sondaggio, sarebbe necessario incentivare lo sviluppo delle infrastrutture
BERNA - Il passaggio dalle cure stazionarie a quelle ambulatoriali stenta ancora a concretizzarsi. Secondo un sondaggio, meno di un quinto dei medici ritiene che il proprio ospedale abbia implementato una strategia per affrontare questo auspicato trend.
All'indagine, condotta dall'istituto gfs.bern, hanno partecipato oltre 1500 professionisti, di cui 1200 sono impiegati in un nosocomio, scrive oggi in una nota la Federazione dei medici svizzeri (FMH).
Dal sondaggio emerge che il 17% degli interrogati è dell'avviso che una strategia per l'aumento delle cure ambulatoriali è già in atto presso la sua struttura. Il 38% considera invece che ciò è il caso solo parzialmente, mentre quasi il 40% ignora se il proprio ospedale sia ben posizionato o meno riguardo a questo tanto invocato cambiamento.
Stando ai medici, la priorità per facilitare tale passaggio è lo sviluppo delle infrastrutture ambulatoriali. Si tratta infatti di un punto di vista condiviso dal 30% degli intervistati.
Il mondo politico chiede da tempo più cure ambulatoriali e meno stazionarie, in primis per ragioni di costi. Circa un anno fa, in votazione federale, il popolo ha approvato la modifica della legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal), che introduce per tutti i tipi di prestazioni sanitarie la stessa chiave di ripartizione dei finanziamenti. L'obiettivo della riforma è proprio quello di virare maggiormente verso l'ambulatoriale.




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