Assassinato da un islamista: nessun risarcimento per la compagna

Il TAF respinge il ricorso della donna: sosteneva che il Ministero pubblico avesse commesso un grave errore
SAN GALLO - La compagna del giovane portoghese assassinato a Morges (VD) nel settembre 2020 da un islamista non riceverà alcun risarcimento dalla Confederazione. Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha respinto il suo ricorso. La donna riteneva che il Ministero pubblico avesse commesso un grave errore.
La ricorrente ricordava che l'assassino era stato rilasciato nonostante diversi incidenti allarmanti. L'uomo era stato in particolare incarcerato per tentato incendio nel 2019. Poiché l'assoluzione era stata decisa dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC), la donna riteneva che lo Stato dovesse rispondere del danno.
Nel giugno 2023 l'allora compagna del giovane assassinato ha presentato una richiesta di risarcimento per un importo di 25'000 franchi al Dipartimento federale delle finanze (DFF). L'autorità ha respinto la richiesta con la motivazione che non poteva essere considerata una "persona vicina" ai sensi della legge sulla responsabilità.
Risarcita in sede penale - In una sentenza pubblicata oggi il Tribunale amministrativo federale conferma il punto di vista del DFF, anche se la ricorrente ha ottenuto un indennizzo di 7'000 franchi da parte dell'autorità di risarcimento delle vittime del Canton Vaud (LAVI).
La LAVI ha infatti versato una parte dell'indennizzo concesso dall'autorità penale (25'000 franchi) perché l'autore, condannato a 20 anni di reclusione per assassinio, non sarà in grado di pagare nel prossimo futuro. Inoltre, la giovane donna, che vive in Portogallo, ha assistito all'uccisione a coltellate del suo amico. Stando al TAF, l'indennità per torto morale le è stata concessa perché il condannato lo ha accettato.
Nozione vaga - Da parte sua, il DFF ha negato lo statuto di "persona vicina" perché l'interessata viveva soltanto da un mese e mezzo con il giovane. Inoltre, non ha fornito elementi che consentissero di concludere l'esistenza di una relazione stabile.
Il tribunale sottolinea anche che concetti come quello di "persona vicina" devono essere applicati in modo uniforme per evitare decisioni contraddittorie. Tuttavia, i testi che fondano un risarcimento sono diversi a seconda che si tratti di diritto penale, protezione delle vittime o responsabilità dello Stato.
Il 12 settembre 2020, un cittadino con doppia nazionalità turca e svizzera aveva accoltellato a morte l'amico della ricorrente sulla terrazza di un kebab a Morges. Un anno prima aveva tentato di incendiare una stazione di servizio a Prilly (VD). Durante la detenzione aveva anche aggredito una guardia e un agente della Polizia federale.
Davanti al Tribunale penale federale, l'uomo è stato condannato per assassinio, lesioni personali, tentato incendio, minacce, propaganda a favore dello Stato islamico (Isis) e infrazione alla legge sugli stupefacenti. Dovrà scontare una pena detentiva di 20 anni ed è sottoposto a una misura terapeutica stazionaria in regime chiuso.
(sentenza A-2081/2025 del 13 ottobre 2025)




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