Géraldine Knie, l'infarto e la scarsa informazione

Operata a dicembre, ora sta bene. Aveva trascurato i sintomi. Ad oggi la mortalità femminile supera quella maschile. Ecco perché.
ZURIGO - Tutto è iniziato con un forte dolore al petto, seguito da paralisi e palpitazioni: nell'agosto 2024, Géraldine Knie (52) ha subito sentito che qualcosa non andava.
Tuttavia, la direttrice artistica del Circo Knie non ha avuto il tempo di recarsi in ospedale, come racconta ora al “Blick”. C'era sempre qualcosa da fare che la portava a rimandare l'appuntamento per gli accertamenti necessari.
Quando Géraldine Knie si è finalmente fatta visitare, si è dovuta scontrare con la cruda realtà: aveva avuto un infarto. A dicembre ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico, sostenuta dalla sua famiglia. Suo marito Maycol Errani (39) e i figli Chanel Marie Knie e Maycol Junior hanno dormito nella sua stanza.
«Sono molto grata che tutto sia andato bene, anche se la ripresa richiede tempo», ha ammesso, invitando chiunque presenti sintomi simili a sottoporsi a una visita il prima possibile.
Oggi, venerdì 9 maggio, iniziano i nuovi spettacoli del Circo Knie nella Sechseläutenplatz di Zurigo. Géraldine Knie è particolarmente orgogliosa del nuovo programma.
Le donne muoiono più spesso degli uomini per infarto - Un'indagine sulla salute della popolazione svizzera ha rilevato che, nel 2022, gli uomini avevano maggiori probabilità di essere ricoverati in ospedale per malattie cardiovascolari. Tuttavia, la mortalità femminile per queste problematiche è più alta.
In cifre si tratta del 29% delle donne contro il 26% degli uomini, come scrive la “NZZ am Sonntag” citando uno studio della società di consulenza Pricewaterhouse Coopers.
Una delle ragioni è probabilmente la scarsa informazione. Il 61% delle donne che si consideravano a rischio non erano state informate dai propri medici sui sintomi corrispondenti. Per gli uomini la percentuale è del 48%. «La medicina di genere fa fatica a essere messa in pratica», afferma Catherine Gebhard, responsabile del Centro cardiologico femminile presso l’Inselspital di Berna.
Nel frattempo anche il mondo politico ha reagito. In primavera il Consiglio federale proporrà misure volte a eliminare la discriminazione delle donne in ambito medico.