«L'aumento della disoccupazione è di natura stagionale»

Lo ha affermato Damien Yerly, vice responsabile della direzione del lavoro presso la Segreteria di Stato dell'economia (Seco).
BERNA - L'aumento della disoccupazione rilevato in gennaio (tasso al 3,0%, contro il 2,8% del mese precedente, e livello più alto dal maggio 2021) è da ricondurre soprattutto a fattori stagionali.
Lo ha affermato Damien Yerly, vice responsabile della direzione del lavoro presso la Segreteria di Stato dell'economia (Seco), commentando in conferenza telefonica i dati diffusi oggi dai suoi funzionari. Al netto degli effetti legati al momento dell'anno la quota dei senza lavoro è rimasta invariata al 2,7%.
Le statistiche mostrano fluttuazioni in inverno, ad esempio nel settore delle costruzioni, poiché in tale periodo dell'anno i lavori in molti cantieri sono sospesi. Movimenti simili sono stati osservati anche nei comparti della ristorazione e del commercio al dettaglio. Secondo Yerly però nel complesso il mercato del lavoro elvetico si sta sviluppando in linea con le aspettative.
La ragione principale della crescita della disoccupazione negli ultimi mesi (nel gennaio 2024 il tasso era al 2,5%) è da ricercare nell'andamento dell'industria, che sta lottando con una situazione economica difficile, ha proseguito l'esperto. "I senza lavoro sono aumentati soprattutto nei settori dell'ingegneria meccanica e dell'orologeria". Questo spiega anche le quote più elevate nei cantoni di Neuchâtel, Giura e Soletta, dove le industrie in questione sono più radicate che altrove nel paese.
I rami dell'industria e dell'orologeria ricorrono anche sempre più spesso al lavoro ridotto, o almeno lo prendono in considerazione. Le pre-registrazioni in gennaio sono salite sino a un volume che comprende oltre 29'000 dipendenti, la maggior parte dei quali nel segmento manifatturiero. "Questo non significa però che tutte queste persone finiranno per ricevere un'indennità per disoccupazione parziale", ha sottolineato Yerly. Nei primi nove mesi dell'anno scorso solo la metà degli annunci è poi sfociata effettivamente nel versamento di indennità.




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